venerdì 30 ottobre 2015

Altro sulla Venice Marathon

Anche Alessandro vuole raccontarci la sua esperienza alla 30esima Venice Marathon!

Ciao a tutti,
ho letto con gioia la mail di Attilio ed è bellissima l'idea di dire cosa resterà!
Io sapevo già in partenza che sarebbe stata una sofferenza, avendo ancora male al ginocchio dalla STRAFEXPEDITION e non riuscendo a mettere insieme negli ultimi due mesi più di 30 km complessivi e 6 continuativi...ma la voglia e l'incoscienza hanno come sempre avuto la meglio ed eccomi a prendere il pacco gara insieme a Federica, Lino e Aldo (più gli incontri con Alberto B., Cristiano e Marco T.) ed eccomi soprattutto domenica mattina a salutare Francesco Z., Attilio, Antonio T., Lino, Flavio e Romina prima della partenza. Federica è in ultima gabbia, io in penultima, ci salutiamo e ci diamo appuntamento lungo il percorso...Lei ne ha più di me sicuramente oggi quindi io parto cercando di accumulare minuti nei primi 10km che mi permetteranno di completare gli "ultimi" 32 camminando e preservando per quanto possibile il ginocchio sinistro. Lungo il percorso mia mamma e suo marito Dario mi daranno supporto con delle incursioni a spot, per il resto devo farcela con le mie gambe e tanta pazienza!
Tutti belli compressi vediamo i top runners arrivare e li lasciamo sfilare e poi, conto alla rovescia e...via! A Dolo il primo saluto con i miei supporters, a Mira il primo ristoro dove mi fermo (in tutti i sensi), ci ho messo 55', a rigor di logica, camminando tra gli 8 e i 9 al minuto arrivo giusto giusto sotto le 6h. Ora aspetto che Federica mi raggiunga e poco prima del 15°km mi sento chiamare: "Amoreeee!" Che forza e che carica mi ha dato aver camminato 1 km assieme, nel quale fra l'altro sono arrivati in picchiata i runners di cuore dell'ASLA e che ridere con Alberto e Cristiano, tra battute e supporto! Federica viene "rapita" dalle magliette giallo fosforescenti e io continuo la camminata, salutando nel percorso qualcuno che mi superava e che conoscevo, bambini festanti e poi tutto quello che passava, band metal prima di Marghera, scout a Marghera, di nuovo mia mamma e Dario in piazza a Marghera, poliziotti a Mestre, Stefano al banchetto del 35°km, persone sul treno lungo il ponte della Libertà, mia mamma a San Basilio (si sta specializzando in ubiquità), la mia vecchia università a Santa Marta...ecco, ci siamo iniziano gli ultimi 3 km, i ponti, le passerelle, sono dentro al tempo limite, tra poco il dolore avrà un po' di pausa! Piazza San Marco e gli ultimi ponti con le persone che leggono il tuo nome dal pettorale mi hanno dato la forza (assieme a Cristian visto ai -400m dall'arrivo) dello sprint finale e sono di nuovo FINISHER! Subito dopo ritrovo Federica che ha lottato con i crampi dal 23°km e insieme andiamo a ristorarci!
Che avventura!
Alla prossima, magari con meno dolore (scoprendo tra poco cosa effettivamente ho)!

Alessandro (con pre-lettura Federica)

mercoledì 28 ottobre 2015

Venice Marathon - I video dell'arrivo

Li volete vedere??? Ok, accontentati!!!!
Cominciamo con Daniel Mariuzzo e subito dopo Enrico Dainese.


Continuiamo poi con Francesco Brussolo.


Segue Alberto Teso.


Poi il buon Attilio Moregola.


Il prossimo è Antonio Toscano.


E' il turno di Stefano Cotali.


Sopraggiunge Francesco Zamuner.


Passa poi Romina Botter.


Si vede anche Moreno Ferrazzo.


Non può mancare Massimo Giro.


Ed ecco anche Lino Giurin.


Venice Marathon 2015

Venezia ha un fascino tutto suo e correre per le sue calli e i suoi ponti, girare all'interno di piazza San Marco e giungere al traguardo di Riva dei Sette Martiri offre emozioni indimenticabili! Non poteva quindi mancare una nutrita "flotta arancione" ai blocchi di partenza a Stra, direzione laguna, in quest'ultima domenica di ottobre (come da tradizione) per la trentesima edizione della Venice Marathon, contornata da un calorosissimo pubblico e da un meteo splendido.

Già il tour al Marathon Village per il ritiro pettorale ti dà una scarica di adrenalina, come dimostrano Federica ed Alessandro, con un bel selfie davanti alla mega foto della partenza dell'edizione dello scorso anno, pensando all'indomani quanto toccherà a loro...e a qualche altro migliaio di persone!


Di certo poi la tensione pre gara si fa sentire, ma una preparazione meticolosa di tutto l'occorrente aiuta a smorzarla. Attilio ne sa qualcosa :-)


E poi i veterani sanno ormai come esorcizzare il tutto :-)


Basta, tutti pronti! Gambe in spalla e via, fino all'agognata meta che dista 42 km e qualche altra manciata di metri!!
I nostri Oll Scars erano 23, eccovi il dettaglio dei risultati.


Complimenti a TUTTI!!!!

Anche quest'anno comunque abbiamo voluto accompagnare gli amici di ASLA!


Davide, Alberto, Cristiano e Andrea (dove cavolo eritu co iera ora de far a foto??? :-) ) hanno reso l'esperienza della maratona ancora più ricca e significativa!! BRAVI!! Ecco, per rendere l'idea, leggete QUI cosa significa questa esperienza...

Lascio spazio ora ai commenti.

Cosa resterà…

Mi resterà dentro la soddisfazione di averla conclusa.
Mi resterà dentro il pensiero di aver sperato di fare meglio.
Mi resterà dentro il ricordo che è stata dura.
Mi resterà dentro il the caldo bevuto al parco di Villa Pisani , anche se è già uscito…
Mi resterà dentro la marea umana, le facce, le parole , i colori e l’inno d’Italia cantato alla partenza.
Mi resteranno dentro i compagni di squadra incrociati durante il percorso, ognuno con le proprie fatiche, i propri fantasmi e la canotta arancione.
Mi resterà dentro la gente festante lungo il percorso ed “il cinque” ai bambini.
Mi resterà dentro quella sporca maledetta collinetta del parco San Giuliano.
Mi resterà dentro i tanti runners più giovani di me fermi sul ponte della Libertà.
Mi resteranno dentro le passerelle sui ponti ed i masegni bagnati dall’acqua alta alle Zattere.
Mi resterà dentro piazza San Marco vestita a festa.
Mi resterà dentro lo stringere i denti dell’ultimo km.
Mi resteranno dentro il liberatorio striscione dell’arrivo e le braccia al cielo.

La fatica svanirà e la voglia di ricominciare a correre mi resterà dentro.
Attilio Moregola

Francesco Brussolo invece ci racconta di un sassolino nella scarpa, che finalmente si è tolto! Leggete QUI.


A Venezia comunque non si correva solo la Maratona, ma anche la seconda edizione della 10 km, competitiva e non. Complimenti a tutti gli Oll Scars che vi hanno partecipato!!


Non tutti comunque hanno scelto di correre a Venezia. Lorenzo Ostanello è andato oltre confine e ci racconta la "sua" maratona di Lubiana.

Volevo condividere con voi la mia esperienza alla Maratona di Lubiana. Tutto era nato nel voler provare a fare una cosa un po' diversa, non nego che anche Venezia mi sarebbe piaciuta molto, ma forse per averla fatta lo scorso anno e volermi "dividere" almeno per questa volta da mio fratello Cristiano, mi ha fatto propendere per questa scelta, consapevole però che non avrei avuto la compagnia di nessun amico Scars che sempre per me ha significato molto. 
Parto presto da casa, come al solito per far le cose con calma, ma si dormiva 1 ora in più e la partenza della corsa era fissata per le 10.30. Arrivato a Lubiana parcheggio in prossimità della zona di arrivo e questo mi fa propendere nel lasciare tutto in macchina senza consegnare sacche. Ritiro il pettorale all'Expo posizionato non molto lontano, mi preparo e aspetto in zona partenza posta poco distante da quella di arrivo. Puntuali si parte, siamo in molti anche perché, nello stesso momento e tutti mescolati, vi era anche la corsa dei 21 km. Non sono molto lontano dall'arco di partenza, devo dire che i controlli per verificare il proprio colore non sono così marcati e quindi cerco di avvicinarmi quanto posso. Il ritmo fin da subito si fa buono, quelli dei 21 non riconoscibili dagli altri  forse mi spronano ad un ritmo sicuramente più allegro del previsto, per ora va bene così. I due tragitti si dividono inaspettatamente proprio all'ultimo momento (al 21 km) e da una situazione di gran compagnia, mi ritrovo un po' spaesato, siamo ancora un buon numero, ma improvvisamente mi manca qualcosa. A questo punto sono già molto stanco e quasi mi viene la tentazione di dimezzare la mia distanza, ma ovviamente proseguo (il mio tempo parziale sulla mezza è poco sopra 1.37 h...non pensavo proprio). Il percorso inizialmente in centro città, si fa un po' più "periferico", ma direi non spiacevole e sempre con diversa gente ad incitare ("daie bravo"...in Sloveno detto come  da noi). Proseguo con qualche saliscendi e sono sempre più affaticato, cerco di non mollare, bevo qualcosa con regolarità e i km passano. Al 35esimo non ce la faccio più e le mie gambe rallentano, stringo i denti, rientriamo in centro città accolti da tantissime persone, ma purtroppo causa appannamento generale non riesco a gustarmi adeguatamente il finale, ogni tanto guardo il tempo...se non mollo forse posso migliorarmi (non era la mia previsione), manca poco, vedo il traguardo, sono arrivato. Sono stanchissimo ed indolenzito, ho le gambe che mi fanno male. Sono contentissimo. Ho tenuto duro e il tempo finale è 3.21.43, il mio personale. Poco dopo il traguardo mi sdraio per recuperare le forze e in due diverse occasioni si avvicinano due ragazze per portarmi sostegno, probabilmente davo loro l'impressione di averne bisogno...declino il loro gentile aiuto (che mona) raggiungo pian piano l'auto e riparto. Cerco e mi arrivano le notizie da Venezia...che forti!!! In meno di due ore sono a casa per potermi incrociare con alcuni amici Scars appena tornati. Un brindisi assieme per chiudere in bellezza la giornata. Tutti orgogliosi, tutti assieme.
Direi una buona organizzazione generale, niente pacco gara classico, ma una borsa a tracolla + maglietta a maniche lunghe al ritiro del pettorale e canotta e medaglia all'arrivo, strade libere dall'inizio alla fine dalle auto. Chip da mettere sui lacci, per me una novità.
"DAIE BRAVI" !!! Mi sembravano tutti Veneziani.

venerdì 16 ottobre 2015

THM: il racconto

Ci giunge in settimana una importante testimonianza sulla mezza maratona di Treviso di domenica scorsa. Il nostro Salvatore ci racconta il suo PB!!


Quando a fine agosto ho deciso di correre la Mezza di Treviso, ho notato subito un particolare a me troppo caro: la data; la stessa del mio anniversario di matrimonio. Ed ho pensato subito che mi sarebbe piaciuto onorarla nel migliore dei modi.Ci dò sotto con gli allenamenti,  diretti in maniera impeccabile da coach Fabrizio e continuo a macinare Km  sul tapis roulant (per inciso sono ormai a 1.600 Km dall’inizio dell’anno) a volte con un caldo asfissiante, ma l’obiettivo era troppo importante per non provarci…e pian piano arriva la data che avevo appuntato sul mio calendario: 11 ottobre 2015.Alle 08.00, in compagnia di Stefano S. e Antonella F. siamo già alla partenza, due chiacchere con altri Oll Scars ed è già tempo di depositare la sacca, e via al riscaldamento dove incontro Cristian F. e Marco M..In griglia mi ritrovo, con altri Scars (siamo veramente un bel gruppo), in bocca al lupo con Stefano C., Francesco B. ed Alessandro B., l’inno nazionale, il mio ultimo pensiero vola lontano come non mai oggi, un bacio al cielo e si parte…Ci dividiamo subito con gli altri Scars, ognuno alla ricerca del suo obiettivo, corro in coda ai pacers dell’1 h e 40’ per i primi due Km, poi mi assesto sul mio ritmo, subito sotto i 5’ Km/m. Ho bene in testa cosa devo fare, come non mai, con la speranza che il corpo, le gambe e la mente non mi abbandonino per strada. Cerco di stare coperto in qualche gruppetto, sempre sul mio solito ritmo fino al 15° Km, subito dopo il ristoro mi ritrovo solo in compagnia dei miei pensieri…ed a quel punto comincia la gara nella gara, cerco di spingere ulteriormente ma presto mi rendo conto che non ho tanto da dare fisicamente.Nel frattempo, inizia anche il tratto più bello del percorso, fiancheggiamo il Sile ma non riesco a godere tanto della bellezza del paesaggio, cerco di ritrovare le mie ultime energie fisiche, mentali e finalmente entro in città. Attraverso piazza dei Signori, Calmaggiore ma non me rendo quasi conto, spingo e spingo, quando entro nel rettilineo finale, l’ultimo filo di forza me lo tira fuori con un urlo Marco M., che mi permette di sprintare sino a tagliare il traguardo a braccia alzate…speranzoso di esserci riuscito. Il real time dice 1 h 44’ 02”, obiettivo raggiunto!!!  Finalmente!!!
La dedica è tutta per me, mia moglie ed il nostro anniversario!!!
La mattinata, si conclude con la classica ciliegina sulla torta, mentre ci dirigevamo in macchina, incontriamo Gelindo Bordin, il primo olimpionico italiano nella maratona nel lontano 1988 quando appena diciassettenne lo ammiravo in TV compiere la sua impresa sportiva. Ed oggi dopo circa 27 anni, mi sono dapprima ritrovato a correre e poi a fare un foto con lui; solo la magia del nostro sport può regalare ciò!
 
Stefano (a sinistra) e Salvatore posano con il grande Gelindo Bordin.
 

lunedì 12 ottobre 2015

La Mezza di Treviso - International Half Marathon

Domenica dedicata alla mezza maratona di Treviso. 2500 partecipanti per la seconda edizione della gara organizzata ottimamente dal gruppo di Salvatore Bettiol, 15 dei quali "Oll Scars". Vediamo nel dettaglio i risultati.
 

Tempi Oll Scars - pagina 1
 
Tempi Oll Scars - pagina 2
 
Fioccano i pb, o comunque ottime prestazioni che soddisfano i nostri atleti!! Complimenti a tutti!!
Vediamo ora come gli "arancioni" giungono al traguardo. Purtroppo Cristiano Ostanello è stato troppo veloce ed è sfuggito all'occhio del nostro "cronista", quindi il primo ad apparire è l'altro "Ostanello Express", Lorenzo.
 
 
Segue il triatleta Francesco Brussolo, che ha frantumato il suo PB! Arrivo con gesto di liberazione! Mitico Kaiser!!
 
 
Poi arriva Marco Menoia, con una prestazione degna di nota, dopo un periodo complicato.
 
 
Stefano Cotali è subito a ruota, brillante anche se concentrato sulla maratona di Venezia.
 
 
Ottima prestazione anche quella di Francesco Muletto, di poco sopra l'ora e 40'.
 
 
No, Francesco non è la donna in primo piano, è quello dietro, vicino al cronometro, lo vedete meglio qui :-)
 
 
PB per Salvatore, siamo tutti contentissimi per lui!!
 
 
Cristian arriva in controllo, raggiunto l'obiettivo di giornata.
 
 
Stefano Salmasi raccoglie comunque un buon tempo, nonostante le non perfette condizioni fisiche.
 
 
Arriva poi Marco Pedol, ma camuffato senza canotta ufficiale, alabardato in maglia tecnica da pieno inverno :-) avrà perso 10 chili durante la gara e non è stato immortalato dal nostro fotografo.
Fotografo che prosegue con il proprio reportage immortalando una Monica felice dopo aver tagliato il traguardo.
 
 
Non avvistati Davide Fregonese ed Andrea Canal, ai quali vanno comunque i nostri complimenti per le loro prestazioni, il prossimo sul traguardo è Alessandro Botter.
 
 
Eccoci poi con Antonella.