sabato 1 gennaio 2005

"Ma che giornata...epica!!" di Cristian Fuser


Devo dire onestamente di non essermi preparato al meglio per questa mia prima Venice Marathon, la seconda maratona della mia "carriera" di podista. La precedente (Treviso 2012) l'ho preparata nel periodo invernale, mentre questa nel periodo estivo: pensavo sinceramente di trovarmi meglio, invece no. Ma a parte queste considerazioni, ho fatto una buona parte finale, qualche buon lungo, anche fino ai 35...e questo mi ha permesso, con ragionevole lucidità, di poter preventivare un tempo di chiusura attorno alle 4 ore e 15 minuti.
Bene, terminata la parte ragionata, la posso archiviare, perché tanto poi la gara fa storia a sé, soprattutto se accompagnata da questo meteo!! Speravo di partire da Stra ancora asciutto, giusto per agevolare la condizione psicologica, invece solamente il tempo di ingabbiarmi ed ecco l'acqua accompagnare il vento in un ottimo aperitivo pre gara, gara e post gara! Sono in fondo al gruppo, in ultima gabbia, quindi passo il punto di partenza oltre sette minuti dopo i primi, ma tanto io devo solo battere me stesso :-) Inizio di gara che va come preventivato, viaggio attorno ai 6 minuti per km ed è la velocità di crociera scelta. Un fastidio al ginocchio attorno al 14esimo km, ma cerco di non badarci, fortunatamente poi mi lascia in pace. Mi sento abbastanza bene, recupero i pacers delle 4h30' e li sorpasso, sempre tenendo la mia media. In centro a Mestre, un'ambulanza mi taglia la strada, corre dentro al tracciato a noi dedicato, mi rallenta nelle curve, ma d'altra parte devono fare il loro lavoro...al 30esimo cala un po' la mia media, ma ritengo di essere comunque nel preventivato. Ho però molto freddo, nonostante sia vestito abbastanza, anche le mani sono congelate pur con i guanti. Arrivo al cavalcavia che porta al parco San Giuliano, faccio la salita camminando...poi entro nel parco ed al ristoro cammino un po' bevendo dei sali, tento anche di mangiare un biscotto, ma ho lo stomaco sottosopra, un thé caldo avrebbe fatto al caso mio (e non solo mio, credo...) poi riprendo a correre, ma il ritmo è più lento di prima, ho freddo e non riesco più a scaldarmi. Credevo di essere ancora davanti ai pacers delle 4h30', ma quando mi sono accorto che non era così, forse ho anche subito un po' il colpo psicologico. Il pensiero principale però nella mia testa era il ponte della Libertà: ci sono arrivato e mi aspettavo questi lunghi 4 km, ma mai avrei pensato ad una cosa del genere! Lo imbocco di corsa, vengo investito da una raffica di vento, nonché bicchieri e bottiglie di plastica. Provo a tenere il ritmo, ma non ce la faccio, il vento batte le mie forze, cammino con la testa china e una mano sul cappello, onde evitare di andarlo a recuperare in laguna. Ho freddissimo, la pioggia che mi arriva in faccia mi fa quasi male e mi accorgo anche di non avere i pensieri propriamente lucidi: osservo quelli in macchina/pullman in coda sul ponte e mi dico che hanno scelto la giornata sbagliata per andare a Venezia...invece io ho scelto la migliore per fare una maratona, vero?!?!?! Appena dopo il ristoro trovo anche una delle 2 videocamere che ci riprendono rovesciata in mezzo alla strada, anch'essa battuta dal vento. Comunque a forza di stenti finisce finalmente il lungo ponte della Libertà e si entra a Venezia; riesco a riprendere a correre ed è così per tutti gli ultimi km. Nonostante le condizioni meteo ed il mio crono non proprio dei migliori, trovo ancora parecchia gente lungo il percorso che ci incita...provo a contare i ponti, ma ad un certo punto mi perdo e mi chiedo "ma quanti cavolo me ne mancano??"; dondolo sopra il ponte di barche con il dubbio su chi sia più traballante tra me e lui...costeggio piazza San Marco e le porgo solo una rapida occhiata...finalmente vedo il traguardo e trovo anche le forze per un piccolo sprint ed arrivare con le braccia alzate...4h36'04" di real time, 31 secondi in meno del mio esordio a Treviso, ma direi di non potermi lamentare :-)

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