Cortina Dobbiaco...sono venuto a conoscenza di questa gara in modo singolare, semplicemente perché ho visto un amico con una bellissima maglia da running e indagando, mi ha detto appunto di averla avuta come omaggio nel pacco gara della Cortina Dobbiaco 2010...forte, perché in quel periodo non correvo in distanze più lunghe di 10 km! Ma quest'anno è stata la volta buona, descritta da tutti come una bellissima corsa ho deciso di partecipare, anche per prendermi la maglia del pacco gara :-)
Con Marco, mio compagno di viaggio, decido per l'alloggio a Cortina, direttamente in corso Italia, la partenza praticamente a due passi. Arrivo a Cortina nel primo pomeriggio di sabato, check in in albergo e poi via a Dobbiaco per ritirare il pettorale e per fare un giro al Green Village. Non ero mai stato al Grand Hotel, posizione dell'arrivo e sede del Green Village...struttura molto suggestiva e ambientazione molto promettente...si sta svolgendo la corsa dei bambini, passano come fulmini, bellissimi da vedere. Poi ritorno a Cortina, ritrovo con altri amici runner, inevitabile parlare della corsa e della strategia di gara da attuare. Ho detto strategia? Difficile da definire strategia quello che ho in mente...arrivo da una settimana di cure con farmaci a causa di un timpano infiammato, gli allenamenti approssimativi e devo sgambettare per 30 km un po' in salita, un po' in discesa...l'unica tattica: va pian e fin in fondo!!
Dopo una serata molto easy, fatico a prendere sonno, la tensione della corsa mi gioca brutti scherzi...ma arriva mattina, colazione ed un'occhiata al tempo, che come da previsioni si presenta in bilico tra l'asciutto e il bagnato...il mio abbigliamento, deciso il giorno prima che sarebbe stato composto da maglia Treviso Marathon a maniche corte più canotta della società, subisce un cambiamento in favore di una maglia a maniche lunghe più pesante...cappellino antipioggia in testa (non si sa mai...) e pantaloncini al ginocchio.
Via verso la zona partenza, con tappa all'Audi Palace per la consegna della sacca da farmi recapitare all'arrivo...poi dopo una corsetta di riscaldamento mi infilo nella mia griglia, la verde assegnata ai runner che sono alla prima partecipazione. Con Marco ci facciamo un paio di foto, stemperando un po' la tensione. Davanti a noi, almeno 3000 runners dei 4500 complessivi, un serpentone di gente lunghissimo, che già si prevede che stenterà a muoversi una volta dato il via. Conto alla rovescia e finalmente si parte...per modo di dire, perché attraversiamo la linea di partenza con quasi 3 minuti di ritardo rispetto ai primi! Marco è rimasto con me fino a questo momento, ma dopo esserci scambiati un grosso in bocca al lupo, lui prende la sua strada, ha tutto un altro passo, mentre comincia la mia corsa, con calma vista la prima metà o quasi di salita. Non ho un ritmo elevato, anzi, ma mi trovo lo stesso a procedere a zig zag tra atleti più lenti che mi fanno un po' da tappo...i primissimi km sono sull'asfalto, la pendenza non è eccessiva, un breve strappo attorno al terzo, che affronto comunque di corsa e ci porta nello sterrato, tra gli alberi...procedo a bordo strada, ora a destra, ora a sinistra, in posizione dove è più facile superare la gente...si arriva al primo ristoro senza che me ne accorga, tiro dritto bevendo solo un po' di Gatorade che avevo agganciato alla mia cintura. Non sto forzando, so che mi aspetta ancora un bel po' di salita e non so se ci saranno dei pezzi più pendenti...ho anche la forza di guardarmi in giro, il panorama offre degli scorci molto validi. Un paio di passaggi in galleria, abbastanza scuri nonostante luce artificiale, e si continua a salire. In prossimità del decimo km c'è il secondo ristoro, anche qui decido di non fermarmi, mi aiuto ancora con la mia bottiglia di Gatorade e con un integratore. Mi sento abbastanza bene, ma sono solo ad un terzo di gara e la salita non è ancora terminata...intanto si costeggia la strada principale, quindi c'è qualche passante che fa il tifo ed anche una bicicletta che rischia di investirmi, decidendo di correre nel percorso degli atleti (maledetto...). A Cimabanche il terzo ristoro, dove praticamente finisce la salita...mi devo fermare a togliermi la cavigliera, che mi fa male sotto la pianta del piede, quindi perdo un minuto buono, ma fin qui tengo una media di 6'19", che non potrà che scendere.
Inizia la discesa ed è veramente rinvigorente: il primo tratto è veramente pendente e lascio andare le gambe, le sensazioni sono ottime e mi dico che se dovesse continuare così sarebbe eccezionale!! Al 16esimo abbondante una voce mi incita, è Paolo che è venuto a vedere la gara!! Mi chiede anche a che km siamo, ma realizzo troppo tardi la domanda per riuscire a rispondergli :-) attorno al 18esimo la pendenza della discesa si fa meno pronunciata e la mia andatura comincia ad essere più lenta...uno sguardo al cronometro ed un calcolo approssimativo mi fanno capire che potrei anche stare sotto le 3 ore, ma manca più di un terzo di gara e non so come sarà la mia condizione sopra i 20 km...al 22esimo infatti comincio ad essere in riserva, sento la fatica e le gambe pesanti...ci sono dei piccoli strappi in salita, nei quali decido di camminare per non bruciare definitivamente le gambe...i tempi si allungano e la proiezione di stare sotto le tre ore diventa puramente utopistica. Cerco di mantenere un ritmo costante che mi consenta di correre, alterno brevissime camminate, passo l'ultimo ristoro prendendo dei sali. I runner che mi circondano sono ormai gli stessi da un po', un momento li sorpasso io, un momento mi sorpassano loro, ma siamo lì...al 28esimo provo ad accelerare un po', ormai ne mancano solo 2 e posso dare tutto quello che ho...è difficile, faccio fatica, ma ormai ci sono...29, asfalto, gente in parte che incita...non ne ho più, ma ormai vedo il viale d'arrivo nel quale entro dopo l'ultima curva a sinistra...giù tutto!! Dò il 5 a Paolo a pochi passi dal traguardo chiudo con un tempo di 3h03' e qualcosa...stoppo il garmin e dopo aver preso la medaglia controllo quant'è il real time: 3h00'21"...cavoli, per poco!! :-)