La seconda domenica di aprile, dopo una Pasqua senza competizioni in calendario, offre una classica primaverile: la corsa della Città di Motta. Infatti il richiamo porta a Motta di Livenza più di 2000 persone, per correre sui percorsi di 11 o 19 km. Ben 22 i nostri portacolori!! Leggiamo i loro racconti.
Buondì Motta!
E’ sempre un piacere correre a 20 km da casa una gara perfettamente organizzata in una giornata dal meteo superlativo.
Per il sottoscritto, sveglia h 7.30 nel bel mezzo del sonno più profondo (per fortuna avevo avvisato Erika dell’appuntamento h 7.50 col gruppo dei triatleti alla rotonda del Cucumangi, altrimenti avrei tirato dritto a letto fino a mezzogiorno almeno).
Dunque mi ridesto, cerco di riprendermi, transitando dal bagno il più velocemente possibile per le formalità di rito, mi vesto, assemblo al volo uno zaino di indumenti di ricambio per correre gli 11 km a Motta, inforco la bici, esco di casa con un caffè in corpo e spingo a tutta per raggiungere il punto d’incontro prima che i caimani partano alla volta di Motta.
Ce la faccio e sono già esausto.
La mia mattinata sportiva prevede l’ultima divagazione sul tema prima di riprendere una programmazione d’allenamenti ragionata in ottica ritorno a ritmi accettabili su brevi distanze: combinato bici - running - bici.
In un amen raggiungiamo Motta, depositiamo bici e zainetti in un garage gentilmente messo a disposizione degli organizzatori e ci allineiamo al via: da parte mia nessuna velleità. Si corre liberamente senza guardare il crono: finalmente le contratture che da mesi mi condizionano, paiono dar tregua.
Allo start c’è appena il tempo per salutare gli Scars al via.
Si parte e fatico a districarmi nel traffico. Quasi al primo km, tra sorpassi e traiettorie azzardate, raggiungo Cristiano, con il quale, scambiando 4 gradevoli chiacchiere, percorro i successivi 3 km, fino al bivio dei percorsi. Naturalmente, 11 km per il sottoscritto e 19 km per lo stakanovista Cristiano, che si dimostra sempre più valente, finendo quinto assoluto (mannaggia, la prossima volta, compila il cartellino di giornata!!!!).
Resto da solo e cerco di gestire perché, d’improvviso, mi sento al gancio, tutto storto, con le gambe pesanti ed il fiato corto. Purtroppo la mancanza di allenamento mi condiziona.
Conosco bene il percorso ed all’altezza del decimo km, decido comunque di scuotermi un po’ ed accelerare prima dell’ingresso in pista: taglio i 10.84 km in 43’11”. Sono soddisfatto: di più non avrei potuto fare attualmente.
Note tecniche: percorso molto bello e perfettamente presidiato, ristori luculliani, meteo magicamente conciliante, bella atmosfera nel complesso.
Attendo l’arrivo dei soci di giornata, gli amici triatleti, per ripartire in direzione casa: il ritorno vola tra una battuta e l’altra e qualche bella tirata che scuote il gruppo.
Si risolve così una mattinata splendida, arricchita dalle informazioni che provengono anche dagli altri “campi di gara” di giornata in cui gli Oll Scars si sono viepiù fatti valere.
Oll Scars rules!
Fabrizio Rosso
Quest'oggi dopo la pausa pasquale il calendario podistico mi vedeva impegnato assieme ad altri venti Oll Scars alla 28^ Corsa Città di Motta.
Accompagnato da Romina, Alberto, Francesco e privo della compagnia fraterna, dopo tre caffè siamo all'iscrizione, fondamentale passaggio prima di ogni gara, in tasca il cartellino e via!
Alla partenza vengo affiancato con facilità da Fabrizio che mi accompagna fino al bivio dei due percorsi, io proseguo per i 19k salutandolo e ringraziandolo per la compagnia nei primi 4k di gara.
Tengo lo stesso ritmo iniziale per tutta la durata spinto da un sole brillante e un clima ideale, le gambe girano bene e concludo questa domenicale al quinto posto assoluto.....venendo inderogabilmente e giustamente squalificato in quanto all'arrivo esibisco il cartellino non compilato.
Caspita, chi se lo sarebbe mai aspettato di arrivare così avanti!!!
Con un poco di rammarico ma soddisfatto per la prestazione odierna trovo i compagni di oggi per i complimenti e congratulazioni reciproche.
I 21 Oll Scars di oggi portano a casa un ottimo premio di squadra.
Alla fine penso al gruppo e al significato di esso e sono felice di esserci, di soffrire e di gioire assieme e come disse qualcuno《...siamo una squadra fortissimi fatta di gente fantastici...》ciao.
Cristiano Ostanello
Bella la corsa di Motta.
La corsa è uno sport individuale, nessuno ti può aiutare mentre corri.
O ne hai nelle gambe e nei polmoni oppure non vai. Però è bello avere una "squadra di amici" attorno che ti incitano, ti stimolano e ti gratificano per i tuoi piccoli o grandi miglioramenti.
Credo che gli Ollscars siano una bella masnada di runners, con un bello spirito di squadra ed amicizia, ed un pizzico di sana rivalità sportiva.
Io che vengo da uno sport di squadra , ho scoperto che anche in uno sport individuale ci può essere Squadra.
Grazie a tutti gli Ollscars.
Ho fatto i 19km a Motta tempo 1h 29'. Bel percorso, buoni ristori intermedi ed il finale, sempre emozionante e particolare l'arrivo sulla pista dello stadio.
Buone corse.
Attilio Moregola
Non solo competizioni in calendario sociale, ma anche diverse competitive, in giro per la regione e non…
Partiamo dalla Maratonina dei Dogi, nei racconti di Massimo Giacometti e Salvatore Paladini.
Ore 6 sveglia. Uff che presto! Il morale è un po’ basso in quanto il piccolo di 6 mesi questa notte ha fatto festa svegliandomi a ripetizione. Comunque mi alzo e faccio colazione poi mi preparo e ricontrollo la borsa diverse volte visto che la lucidità non è di casa. Esco e... Cazz! Che nebbia! Non vedo praticamente ad oltre 10 metri! Ah bene!! Arrivare a Mira sarà un'impresa! Parto e fortunatamente c'è poco traffico e raggiungo velocemente Mira dove c'è Salvatore che mi aspetta visto che ha passato la notte in loco. Parcheggio e ci dirigiamo a piedi alla zona del deposito borse. La compagnia di Salvatore mi allieta l'umore e, arrivati sul posto, tra una chiacchiera e l'altra incominciamo a cambiarci. Consegniamo le borse e, dopo la pisciatina di rito comincia il riscaldamento. Il meteo comincia a migliorare anche se l'umidità è alle stelle e la corsa, nonostante la preparazione non sarà facile. Finiamo di riscaldarci dopo gli allunghi (d’obbligo nel tabelle del coach) e ci infiliamo nella folla a prendere posizione. Seguiamo i suggerimenti del coach Fabrizio che ha preparato entrambi a questa gara e ci posizioniamo più avanti possibile per evitare il "traffico" in partenza. Avanziamo sempre di più finché... non si può più procedere.. oh! Siamo a ridosso dei top runners!!! eh eh più avanti di così... Quindi il suggerimento è stato messo in pratica alla perfezione! Attendiamo la partenza ma questa viene ritardata di buoni 5 minuti. La "tattica" per la mia gara è 1 km veloce per poi posizionarsi a velocità di crociera sui 4'22/24 fino al 16°km per poi andare in progressione fino alla chiusura. Partenza!... Cazz subito primo intoppo..cazz@!"$%&.. il mio Garmin non parte... schiaccio ripetutamente start ma non sembra reagire... GRRR... provo a spegnerlo e riaccenderlo (ovviamente già in corsa) e sembra ridestarsi. Faccio partire lo start ma i primi 200mt abbondanti sono già andati.. il 1° km va liscio intorno ai 4'09” e poi comincio a rallentare per assestarmi.. La gamba gira bene e la respirazione anche quindi la corsa procede come previsto. Mi accorgo che sul Garmin ho impostato solo il passo medio e non quello istantaneo, quindi faccio fatica a capire il passo del momento fino allo scoccare di ogni km. Perciò vado a sensazione ma mi accorgo di fare un po’ di elastico e che sto tirando più del dovuto in alcuni tratti. Arriviamo al "giro di boa" di Strà e il fisico risponde ancora bene nonostante i "tira e molla". Arriviamo al 16° e come da programma dovrebbe cominciare la progressione.. Ci provo e ci riesco solo per i successivi 2km.. dopodiché pago i km spinti precedentemente, mollando sul finale. Il 20°km è il peggiore infatti calo a 4’30” ma dai manca poco e stringiamo i denti. A circa mezzo km dall’arrivo noto sulla destra un personaggio che torna indietro sul percorso incitando i runners.. Pettorale n° 1: Giorgio Calcaterra!! Allungo il braccio e ci scambiamo un 5, che mi sprona e mi dà la carica a stringere i denti e chiudere la mia corsa! Prima della gara Fabrizio aveva preventivato un tempo di 1h32’30”. Arrivando all’arco di arrivo butto l’occhio sul tabellone: 1h32’33”!! Il primo pensiero va ai poteri di chiaroveggenza del “mister”!! Alla fine il real time è di 1h32’19.. si è sbagliato veramente di un soffio!! Contentissimo della mia prestazione attendo con ansia Salvatore all’arrivo. Oggi è la sua giornata in quanto ritorna alle corse dopo un lungo periodo di stop. Arriva in volata in compagnia di sua figlia che lo attendeva trepidante e con un sorriso stampato sulla faccia! Ha fatto il su PB! Ci salutiamo, ci complimentiamo a vicenda ed entrambi ringraziamo di cuore Fabrizio che ci ha seguiti nel percorso di preparazione. Che altro dire.. fiero di essere Scars!
Massimo Giacometti
Ricominciare…
Sono passati oramai 1 anno e 6 mesi circa, da quando ho provato la mia massima soddisfazione sportiva personale, con l’arrivo alla mia Prima maratona. Poco dopo più di un mese invece, mi sono trovato a vivere il momento più brutto e triste della mia esistenza…
Le corsette che ogni tanto sono riuscito a fare in questo periodo, mi hanno aiutato un pochino, riuscivano a stancarmi fisicamente ma allo stesso tempo a star da solo e rivivere i miei ricordi ed emozionarmi, a volte a staccare dalla routine quotidiana e pian piano a ricominciare a pensare ad un futuro che non fosse solo più il giorno dopo…..
Lo scorso Natale, poi la svolta, decido di regalarmi un tapis roulant, certo non è la stessa cosa che correre all’aria aperta, ma per me in questo determinato momento era l’unico modo per riprendere a dar continuità ai miei allenamenti, la voglia di ricominciare unito al bisogno fisico e mentale di correre, insieme alle sensazioni che ho sopra descritto, mi hanno aiutato nei miei allenamenti sul tapis e soprattutto alla sveglia al mattino presto….finché appunto nel mio calendario una data: 12.04.2015 Maratonina dei Dogi.
Le settimane e gli allenamenti volano via velocemente e ricomincio a sentirmi bene fisicamente, sino a ieri.La mattina, prima delle sei ero già sveglio, nonostante fossi già a Mira, guardo alla finestra ed una nebbia fitta copriva i tetti delle case, ma non importava...
Prima delle otto, il ritrovo con Max (Giacometti), giungiamo al traguardo, consegna delle sacche via al riscaldamento, poco prima delle nove già in griglia, ed approfittando della mancanza delle gabbie, ci piazziamo a ridosso dei top runners. Complici 5 minuti di ritardo, diventano circa 20 i minuti di attesa, ma volano via in un istante, nella mia mente e sul mio corpo ricomincio a sentire quelle emozioni proprie della prima volta, faccio in tempo a dare il cinque a Max, a dare uno sguardo ed un bacio al cielo che arriva lo start. Tengo un passo allegro sino al 1 km, che mi permette di evitare un po’ di traffico, ed allo stesso tempo di assestarmi ad un bel passo, vado avanti a sensazioni, perché se pur consapevole di un’Ottima preparazione, curata nei minimi dettagli, dopo tanto tempo senza gare non so minimamente quanto posso valere. Le gambe girano bene, passo al 10° km attorno ai 51 minuti non riesco a crederci, sono tentato di aumentare il ritmo ma decido di non esagerare, rimandando il tutto a più avanti. La scelta si rivela giusta, difatti arrivo al 15° km ancora con delle energie, cosa che non mi era mai accaduto nelle mie poche e precedenti gare sulla stessa distanza, incomincio così ad aumentare l’andatura che mi porta finalmente e stremato alle porte di Mira.Imbocco il viale dal quale vedo in lontananza lo striscione d’arrivo, comunque nonostante la fatica realizzo nella mia mente quello che sta per accadere, anche perché l’ho sognato tante volte durante i miei allenamenti. A pochi metri dall’arrivo, ritrovo mia figlia che mia aspetta e percorriamo insieme mano nella mano quanto manca per tagliare il traguardo sorridenti ed a braccia alzate. Nel mio immaginario sarebbe bastato questo per essere contento e soddisfatto ma arriva anche la ciliegina sulla torta, batto il mio primato personale sulla distanza: 1 ora 47’ e 59”.
Gli atleti dopo una vittoria o una grande impresa usano fare dediche e ringraziamenti, la mia non è niente di tutto questo, comunque voglio ringraziare tutti voi per l’affetto e la vicinanza, la dedica invece è tutta per la mia famiglia…..
Salvatore Paladini
Si passa poi fuori regione, Alberto Teso ha corso la Maratona di Milano.
Io domenica ho corso a Milano.
Clima estivo (23 gradi) e ottima organizzazione.
Non moltissimi i partecipanti (5000 i maratoneti oltre a 10.000 circa tra staffetta e bambini + famiglie per manifestazioni collegate) e scarso pubblico.
Si corre spesso su una corsia, mentre sull'altra ci sono colonne di auto col motore acceso: non il massimo...
Io ho corso bene fino al 30' (avevo una proiezione su TDS di arrivo a 3:28) poi un crampo al polpaccio dx mi ha rallentato notevolmente ed ho chiuso a 3h34’23”.
Contento, in ogni caso,
Adesso tiriamo fuori la bici da corsa...
Alberto Teso
Tornando in regione e alle non competitive, oltre mille persone presenti a San Pietro di Barbozza per la tradizionale “4 Pass”. Ci racconta qualcosa Andrea Bonato.
...proseguono le uscite nei trail...questa domenica ricca di corse importanti ho scelto san Pietro di Barbozza in Valdobbiadene...
Già dalle prime ore di avverte tanta euforia non conoscendo il percorso opto per scarpe rigide da trail di montagna....Poi oltre alla canotta uso una maglia tecnica..sia mai che il percorso sia all'ombra....
2 errori madornali ...percorso collinare misto asfalto + sole dal primo ultimo km..insomma calvario!!..
Ristori eccezionali..pane salame formaggio prosecco in aggiunta su tutti i ristori fin dal primo....ultimo il top!!
18km circa in 1h45'
Ottima compagnia: Lino, Alessandro, Federica e il buon Luca.