Ci giunge in settimana una importante testimonianza sulla mezza maratona di Treviso di domenica scorsa. Il nostro Salvatore ci racconta il suo PB!!
Quando a fine agosto ho deciso
di correre la Mezza di Treviso, ho notato subito un particolare a me troppo
caro: la data; la stessa del mio anniversario di matrimonio. Ed ho pensato
subito che mi sarebbe piaciuto onorarla nel migliore dei modi.Ci dò sotto con gli
allenamenti, diretti in maniera
impeccabile da coach Fabrizio e continuo a macinare Km sul tapis roulant (per inciso sono ormai a
1.600 Km dall’inizio dell’anno) a volte con un caldo asfissiante, ma
l’obiettivo era troppo importante per non provarci…e pian piano arriva la data
che avevo appuntato sul mio calendario: 11 ottobre 2015.Alle 08.00, in compagnia di
Stefano S. e Antonella F. siamo già alla partenza, due chiacchere con altri Oll
Scars ed è già tempo di depositare la sacca, e via al riscaldamento dove incontro
Cristian F. e Marco M..In griglia mi ritrovo, con
altri Scars (siamo veramente un bel gruppo), in bocca al lupo con Stefano C.,
Francesco B. ed Alessandro B., l’inno nazionale, il mio ultimo pensiero vola
lontano come non mai oggi, un bacio al cielo e si parte…Ci dividiamo subito con gli
altri Scars, ognuno alla ricerca del suo obiettivo, corro in coda ai pacers
dell’1 h e 40’ per i primi due Km, poi mi assesto sul mio ritmo, subito sotto i
5’ Km/m. Ho bene in testa cosa devo fare, come non mai, con la speranza che il
corpo, le gambe e la mente non mi abbandonino per strada. Cerco di stare
coperto in qualche gruppetto, sempre sul mio solito ritmo fino al 15° Km,
subito dopo il ristoro mi ritrovo solo in compagnia dei miei pensieri…ed a quel
punto comincia la gara nella gara, cerco di spingere ulteriormente ma presto mi
rendo conto che non ho tanto da dare fisicamente.Nel
frattempo, inizia anche il tratto più bello del percorso, fiancheggiamo il Sile
ma non riesco a godere tanto della bellezza del paesaggio, cerco di ritrovare
le mie ultime energie fisiche, mentali e finalmente entro in città. Attraverso
piazza dei Signori, Calmaggiore ma non me rendo quasi conto, spingo e spingo,
quando entro nel rettilineo finale, l’ultimo filo di forza me lo tira fuori con
un urlo Marco M., che mi permette di sprintare sino a tagliare il traguardo a
braccia alzate…speranzoso di esserci riuscito. Il real time dice 1 h 44’ 02”, obiettivo
raggiunto!!! Finalmente!!!
La dedica è tutta per me,
mia moglie ed il nostro anniversario!!!
La mattinata, si conclude
con la classica ciliegina sulla torta, mentre ci dirigevamo in macchina,
incontriamo Gelindo Bordin, il primo olimpionico italiano nella maratona nel
lontano 1988 quando appena diciassettenne lo ammiravo in TV compiere la sua
impresa sportiva. Ed oggi dopo circa 27 anni, mi sono dapprima ritrovato a
correre e poi a fare un foto con lui; solo la magia del nostro sport può
regalare ciò!
Stefano (a sinistra) e Salvatore posano con il grande Gelindo Bordin. |
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