Detto dell'abbuffata arancione in quel di Jesolo per la Moonlight Half Marathon, ci sono giunte notizie anche di Attilio, che ha fatto invece la 10 km non competitiva.
MHM10KM: Ho fatto il pacer.
Moonlight Half Marathon, lo scorso anno è stata la mia prima corsa ufficiale FIDAL, mi sembra passata un'eternità. Nel frattempo ci sono state altre gare che mi hanno portato nuove emozioni (come la mia prima 30 km e la mia prima maratona).
Dopo un anno mi ritrovo ancora qui, questa volta per i 10 km per fare da pacer a mia moglie, che da poco ha iniziato a correre e che ho coinvolto in questa bellissima esperienza.
Dopo essersi allenata per bene ora tocca a lei sfidare se stessa in una gara "ufficiale".
L'emozione è iniziata venerdì con il ritiro dei pettorali, assieme al nuovo "esordiente" Gigi (Luigi Turchetto), ho rivissuto il mio primo ritiro pettorale ed ho visto la stessa emozione ed il timore per la gara nei loro occhi.
Sabato partiamo presto tutti e tre assieme e senza particolari intoppi ci troviamo in poco alla linea di partenza, qui abbiamo modo di fare 4 chiacchiere per riscaldarci e fare una foto ricordo con Stefano Baldini (vincitore della maratorna Olimpica di Atene 2004).
Il passo da tenere per la gara era stato deciso in 6'30'' al km, secondo Roberta, il massimo che avrebbe potuto sostenere. L'obiettivo finale era chiudere in circa 1h08'.
Partiamo tutti e 3 tranquilli in mezzo al folto gruppo (2000 persone) e manteniamo un buon passo... meglio del previsto ma non lo dico ad alta voce.
La corsa è bella ed il percorso piacevole, soprattutto nella parte di pista ciclabile lungo il canale...
I "ragazzi" dietro a me tengono, proviamo ad accelerare un po'...
Il ritmo è molto meglio del previsto, probabilmente la giornata fresca aiuta. Ogni tanto accelero per fermarmi un po' più avanti per fare delle foto ai miei 2 compagni di gara...il divertimento è costante e dura fino all'arrivo , dove arriviamo quasi appaiati.
Dopo un anno mi ritrovo ancora qui, questa volta per i 10 km per fare da pacer a mia moglie, che da poco ha iniziato a correre e che ho coinvolto in questa bellissima esperienza.
Dopo essersi allenata per bene ora tocca a lei sfidare se stessa in una gara "ufficiale".
L'emozione è iniziata venerdì con il ritiro dei pettorali, assieme al nuovo "esordiente" Gigi (Luigi Turchetto), ho rivissuto il mio primo ritiro pettorale ed ho visto la stessa emozione ed il timore per la gara nei loro occhi.
Sabato partiamo presto tutti e tre assieme e senza particolari intoppi ci troviamo in poco alla linea di partenza, qui abbiamo modo di fare 4 chiacchiere per riscaldarci e fare una foto ricordo con Stefano Baldini (vincitore della maratorna Olimpica di Atene 2004).
Il passo da tenere per la gara era stato deciso in 6'30'' al km, secondo Roberta, il massimo che avrebbe potuto sostenere. L'obiettivo finale era chiudere in circa 1h08'.
Partiamo tutti e 3 tranquilli in mezzo al folto gruppo (2000 persone) e manteniamo un buon passo... meglio del previsto ma non lo dico ad alta voce.
La corsa è bella ed il percorso piacevole, soprattutto nella parte di pista ciclabile lungo il canale...
I "ragazzi" dietro a me tengono, proviamo ad accelerare un po'...
Il ritmo è molto meglio del previsto, probabilmente la giornata fresca aiuta. Ogni tanto accelero per fermarmi un po' più avanti per fare delle foto ai miei 2 compagni di gara...il divertimento è costante e dura fino all'arrivo , dove arriviamo quasi appaiati.
Risultato finale 1h00'57. Nemmeno nelle più rosee previsioni.....
Cari "ragazzi" il prossimo anno vi aspetta la Mezza ....
Non potevano mancare comunque gli amanti dei trail! Alessandro, Federica e Lino hanno partecipato alla Velenosa, a Belluno.
Le abbondanti piogge dei giorni precedenti alla gara hanno permesso a tutti i trailers di avere a che fare sia con un fondo morbido (che si attaccava alla grande alle scarpe per aumentare passo dopo passo i kg da portare avanti) sia con un'umidità da nebbia nel sottobosco. La gara, denominata La Velenosa, si è dimostrata tale, con strappi da vertical e discese a capofitto, con passaggi mozzafiato su strapiombi e dentro a canyon/gole entrambi allietati da musicisti. La corsa è stata poca, molta camminata e poi gran pasta-party finale. Per quanto mi riguarda l'ho trovata una delle più dure che abbia mai affrontato, con 1000 m D+ in soli 14 km. Avendo sbagliato completamente l'abbigliamento, io ho sofferto il caldo umido (anche perchè la partenza alle 10 era tanto diversa dalle classiche alle 8.30 o 9), Federica le continue salite ma in discesa, quando non trovava "traffico" si è scatenata.
Per la cronaca, foto all'arrivo mio.
Per la cronaca, foto all'arrivo mio.
Alessandro Bettiol
Ma veniamo ora al week end appena trascorso. Il calendario sociale prevedeva la Colfranculana, la corsa di Colfrancui, Oderzo. Ecco il racconto di Fabrizio.
Domenica 31 maggio 2015: Colfrancui di Oderzo: l'inferno non è di cristallo ma di fango e purtroppo, però, io non sono più credibile di Bruce Willis nel ruolo dell'eroe!
Mi aspetta un lento di 19,5 km nell'ennesimo tentativo di riprendere ad allenarmi con decente continuità. Sono mesi che non corro così a lungo e la faccenda un po' mi intimorisce.
Per non rischiare di farmi prendere dalla competizione, non faccio neppure riscaldamento, consacrando i primi km della corsa all'uopo. Ho caricato anche una playlist molto soft nel mio immancabile mp3.
Ore 8.30, dopo 4 ciance con amici podisti, si parte.
Subito il primo intoppo: mp3 impallato!! Argh, quasi quasi mi fermo, torno a casa e corro in solitaria! Decido di proseguire.
Non c'è molta gente e davanti non partono a tutta: la tentazione di spingere ed andare incontro all'autodistruzione è forte ma prevale lo spirito di salvaguardia della specie.
Anzi, giusto per smorzare ogni velleità, mi fermo per sosta idraulica. Ho impostato una soglia cardio bassissima per i primi dieci km e malgrado cerchi di controllarmi, spesso sforo facendo suonare il beep del garmin con ossessionante e fastidiosa regolarità.
Mi superano tutti ma lascio fare.
Finalmente arriva il momento di provare un cambio di ritmo di cinque km: parto a cannone ed ho già le gambe tagliate. Eccomi in un tratto particolarmente fangoso in mezzo ai filari e voilà mi esibisco pure in un bel volo sul fianco: in un lampo mi ritrovo decisamente più marrone che Rosso. Roba da Italia's got talent!
Mi rialzo con non chalanche e riprendo a macinare metri e fango.
Fango a profusione anche nel tratto finale.
Poco prima dell'arrivo, ho in mente un' altra variazione di un km: aumento per quanto possibile, facendo slalom tra camminatori e frasche con esiti insoddisfacenti.
Finalmente arrivo al traguardo in defaticamento.
All'arrivo incontro Paolo, Loretta ed altri amici. Scambio qualche chiacchera con loro, apprezzando gli effluvi che si diffondono dalle griglie roventi dell'area ristoro: salsicce e costine.
Ricapitolando: percorso in netta prevalenza sterrato che a me non è piaciuto (al di là del fango), organizzazione ottima, parcheggi custoditi e ben segnalati, ristori degni di tal di nome e ben distribuiti lungo il percorso, buon numero di partecipanti, buona partecipazione sia in termini quantitativi che qualitativi, prestazione del sottoscritto da censurare. Guardiamo avanti.
Mi aspetta un lento di 19,5 km nell'ennesimo tentativo di riprendere ad allenarmi con decente continuità. Sono mesi che non corro così a lungo e la faccenda un po' mi intimorisce.
Per non rischiare di farmi prendere dalla competizione, non faccio neppure riscaldamento, consacrando i primi km della corsa all'uopo. Ho caricato anche una playlist molto soft nel mio immancabile mp3.
Ore 8.30, dopo 4 ciance con amici podisti, si parte.
Subito il primo intoppo: mp3 impallato!! Argh, quasi quasi mi fermo, torno a casa e corro in solitaria! Decido di proseguire.
Non c'è molta gente e davanti non partono a tutta: la tentazione di spingere ed andare incontro all'autodistruzione è forte ma prevale lo spirito di salvaguardia della specie.
Anzi, giusto per smorzare ogni velleità, mi fermo per sosta idraulica. Ho impostato una soglia cardio bassissima per i primi dieci km e malgrado cerchi di controllarmi, spesso sforo facendo suonare il beep del garmin con ossessionante e fastidiosa regolarità.
Mi superano tutti ma lascio fare.
Finalmente arriva il momento di provare un cambio di ritmo di cinque km: parto a cannone ed ho già le gambe tagliate. Eccomi in un tratto particolarmente fangoso in mezzo ai filari e voilà mi esibisco pure in un bel volo sul fianco: in un lampo mi ritrovo decisamente più marrone che Rosso. Roba da Italia's got talent!
Mi rialzo con non chalanche e riprendo a macinare metri e fango.
Fango a profusione anche nel tratto finale.
Poco prima dell'arrivo, ho in mente un' altra variazione di un km: aumento per quanto possibile, facendo slalom tra camminatori e frasche con esiti insoddisfacenti.
Finalmente arrivo al traguardo in defaticamento.
All'arrivo incontro Paolo, Loretta ed altri amici. Scambio qualche chiacchera con loro, apprezzando gli effluvi che si diffondono dalle griglie roventi dell'area ristoro: salsicce e costine.
Ricapitolando: percorso in netta prevalenza sterrato che a me non è piaciuto (al di là del fango), organizzazione ottima, parcheggi custoditi e ben segnalati, ristori degni di tal di nome e ben distribuiti lungo il percorso, buon numero di partecipanti, buona partecipazione sia in termini quantitativi che qualitativi, prestazione del sottoscritto da censurare. Guardiamo avanti.
Fabrizio Rosso
Volete sapere dov'era questo fine settimana il nostro irriducibile Ermete? Da vero "Forrest Gump", Ermete si è fatto una "corsetta" di 100 km, sì, il Passatore! Vediamo com'è andata.
Passatore 2015. Esattamente come me l’aspettavo: dura e irripetibile. Quello che non mi aspettavo è il traffico caotico sul passo della Colla e poi verso Faenza. Un caos indistricabile di auto, camper, scooter e bici da rendere complicata la corsa. Ho odiato questa corsa perche ho respirato più smog di Mestre. Peccato perché mi hanno detto che in edizioni passate la strada era chiusa, si correva di notte e si sentivano solo usignoli, grilli e rane. Sono stato costretto a correre con scarpe nuove ma è andata bene: niente vesciche. Lungo la salita sono stato sorpreso dal freddo e fortunatamente ho trovato e raccolto, un sacco che mi ha permesso di arrivare sul passo della Colla dove mi sono vestito a dovere per affrontare la notte e la discesa. Negli ultimi 50 km non ho potuto prendere integratori perché avevo un latente senso di nausea (forse dovuto al freddo) e quindi me la sono fatta con acqua e limone. Ho visto cose assurde: corridori che ai ristori mangiavano la piadina con la mortadella, chi, perfino, beveva vino, gente che poi, ovviamente vomitava e stava male, ambulanze a giro continuo, corridori che si cambiavano l’abbigliamento ogni 10/20 km approfittando dell’auto di amici e parenti al seguito e, mi è venuto il dubbio, che qualcuno, approfittando del buio, abbia anche accorciato grazie a tali auto, in modo da fare bella figura sui tempi alla fine ( ma è solo un dubbio). Io le mie 14 ore me le godo come una personale conquista, Ho corso dove potevo e camminato dove dovevo. Sono arrivato alla fine in forma, senza crampi e senza sentirmi male, ovviamente spossato, stranamente senza provare particolari emozioni, solo una gran voglia di tornare a casa.
Ermete Pastorio
Altra classica invece per 6 Oll Scars, che hanno scelto il panorama delle Dolomiti per una 30 km da gustare a fondo. La Cortina Dobbiaco Run, giunta alla 16esima edizione, ha visto la partecipazione degli "Ostanello Express", del buon Attilio, di Francesco Zamuner e Francesco Muletto, nonché di Alberto Buscato. Ottimi risultati per tutti! Complimenti!!
Non manca nemmeno questo week end la sezione trail, con i soliti appassionati Alessandro e Federica, Lino, Alessandro Finotto e Marco Trevisiol.
Cominciamo con Alessandro che, dopo un breve preambolo ("sia chiaro il tono scherzoso di tutto quello che racconterò sul sabato che penso, con la massima umiltà, ha fatto la storia di Federica Bazzo e degli Oll Scars!!!") ci racconta:
Dopo oltre un anno che cercavo la gara per Federica, ovverosia una corsa solo in discesa, ecco che finalmente la Valetudo l'ha organizzata a Brumano, val Imagna, Bergamo. I molti km non ci hanno intimorito, la prima Downhill Europea si stava per svolgere e Federica doveva esserci. La sveglia è stata alle 5.30, le iscrizioni al campo sportivo aprivano alle 10.30 ma soprattutto c'erano i 1000 metri di dislivello positivo da affrontare prima di buttarsi a capofitto nella discesa...e non volevo che la campionessa di casa arrivasse stanca alla croce sopra il rifugio Azzoni! Pian pianino siamo saliti e poco prima della partenza sono ridisceso abbastanza di corsa per non essere d'intralcio agli stambecchi che di lì a breve avrebbero saltato rocce, rami e fango ma soprattutto per poter fotografare in azione la mia dolce metà!
Dopo aver aspettato un po' e aver visto delle frecce scendere, Federica ha fatto capolino dalla curva e, saltando tra una roccia e un'altra, ha corso a perdifiato la discesa che portava in paese. Ho ripreso a correre anch'io e sono arrivato giusto per sentire lo speaker urlare: " Federica Bazzo della Associazione Sportiva Dilettantistica Fossaltina arriva al traguardo con il tempo di 39'40'' "
Che emozione! Ad una gara di livello nazionale, che dico nazionale, europeo, sentire il nome e la propria società annunciata dallo speaker fa venire la pelle d'oca!
Abbiamo aspettato che arrivassero tutti e tutte le runners da questa avventura in discesa e a quel punto abbiamo avuto la conferma: QUINTAAAAA!!!!!!!! Ora, non stiamo ad essere pignoli....quinta su sei, penultima nella generale....vogliamo sottolineare che essendo la prima gara del genere in Italia e in Europa, Federica Bazzo in questo momento nel ranking italiano ed europeo è QUINTA! :) Che onore e anche la foto ufficiale con la tuta della società fa la sua bella figura nel sito della Valetudo!
Con questo "peso" di notorietà ci siamo avviati il giorno dopo, domenica 31 maggio, ad Arsiè per affrontare il bellissimo trail che percorre tutto il perimetro del lago del Corlo. L'avevamo già corsa l'anno scorso in compagnia di Maxmilian, Lino, Fabio, Alessandro Finotto, Massimo Saramin e anche quest'anno eravamo un bel gruppetto di arancioni: io, Fede, Lino, Alessandro Finotto e la new entry Marco. Inoltre si doveva essere sparsa la voce che la quinta discesista europea avrebbe corso tra i sentieri in questo trail perchè alla partenza si sono presentati pure Jonathan Wyatt, neozelandese sei volte campione del mondo di corsa in montagna, e Antonella Confortola, campionessa italiana di Vertical...tra campioni forse c'è questo passa-parola e ora so che dove andremo ci sarà sempre qualche "sfidante" per Federica!
Nonostante la grande umidità, il percorso è sempre fantastico e così l'organizzazione, tra il percorso corto e il lungo tutti noi "scarsoni" abbiamo percorso il lungo da ca. 18km con 846 m D+, iscritti con molteplici nomi e con tempi non ancora sistemati (ci hanno iscritti come Fossaltina, All Stars e All Scars, Federica è stata messa nella classifica maschile...forse perchè ormai trooooppoooo forte!!!!). I tempi ci sono, io ho finito in 1:55:47, Federica in 2:37:57.
Che dire, è stato un weekend indimenticabile!
Buona corsa a tutti, che sia in discesa, su asfalto o, come piace a noi, su sterrato!
Dopo aver aspettato un po' e aver visto delle frecce scendere, Federica ha fatto capolino dalla curva e, saltando tra una roccia e un'altra, ha corso a perdifiato la discesa che portava in paese. Ho ripreso a correre anch'io e sono arrivato giusto per sentire lo speaker urlare: " Federica Bazzo della Associazione Sportiva Dilettantistica Fossaltina arriva al traguardo con il tempo di 39'40'' "
Che emozione! Ad una gara di livello nazionale, che dico nazionale, europeo, sentire il nome e la propria società annunciata dallo speaker fa venire la pelle d'oca!
Abbiamo aspettato che arrivassero tutti e tutte le runners da questa avventura in discesa e a quel punto abbiamo avuto la conferma: QUINTAAAAA!!!!!!!! Ora, non stiamo ad essere pignoli....quinta su sei, penultima nella generale....vogliamo sottolineare che essendo la prima gara del genere in Italia e in Europa, Federica Bazzo in questo momento nel ranking italiano ed europeo è QUINTA! :) Che onore e anche la foto ufficiale con la tuta della società fa la sua bella figura nel sito della Valetudo!
Con questo "peso" di notorietà ci siamo avviati il giorno dopo, domenica 31 maggio, ad Arsiè per affrontare il bellissimo trail che percorre tutto il perimetro del lago del Corlo. L'avevamo già corsa l'anno scorso in compagnia di Maxmilian, Lino, Fabio, Alessandro Finotto, Massimo Saramin e anche quest'anno eravamo un bel gruppetto di arancioni: io, Fede, Lino, Alessandro Finotto e la new entry Marco. Inoltre si doveva essere sparsa la voce che la quinta discesista europea avrebbe corso tra i sentieri in questo trail perchè alla partenza si sono presentati pure Jonathan Wyatt, neozelandese sei volte campione del mondo di corsa in montagna, e Antonella Confortola, campionessa italiana di Vertical...tra campioni forse c'è questo passa-parola e ora so che dove andremo ci sarà sempre qualche "sfidante" per Federica!
Nonostante la grande umidità, il percorso è sempre fantastico e così l'organizzazione, tra il percorso corto e il lungo tutti noi "scarsoni" abbiamo percorso il lungo da ca. 18km con 846 m D+, iscritti con molteplici nomi e con tempi non ancora sistemati (ci hanno iscritti come Fossaltina, All Stars e All Scars, Federica è stata messa nella classifica maschile...forse perchè ormai trooooppoooo forte!!!!). I tempi ci sono, io ho finito in 1:55:47, Federica in 2:37:57.
Che dire, è stato un weekend indimenticabile!
Buona corsa a tutti, che sia in discesa, su asfalto o, come piace a noi, su sterrato!
Alessandro Bettiol
Nessun commento:
Posta un commento