Fatti i 170 km del Giro del Garda rimane un senso di vuoto. E' emotivamente provante, sia per la soddisfazione finale e sia per i rapporti di stretta e sincera amicizia che si crea con i componenti della spedizione. Le cose che potrei raccontare sono molte, ma forse è giusto che le fatiche, risate, doloretti, colori, profumi e abbracci rimangano nell'intimo. Io spero solo che l'anno prossimo, l'ultima settimana di luglio, qualche altro Oll Scars voglia vivere questa straordinaria emozione assieme a me. La preparazione fisica richiesta è quella per una maratona, per quel che riguarda i rapporti con le straordinarie persone che vi partecipano invece non ci si deve preparare, non c'è antidoto alle emozioni, vanno vissute.
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