mercoledì 28 ottobre 2015

Venice Marathon 2015

Venezia ha un fascino tutto suo e correre per le sue calli e i suoi ponti, girare all'interno di piazza San Marco e giungere al traguardo di Riva dei Sette Martiri offre emozioni indimenticabili! Non poteva quindi mancare una nutrita "flotta arancione" ai blocchi di partenza a Stra, direzione laguna, in quest'ultima domenica di ottobre (come da tradizione) per la trentesima edizione della Venice Marathon, contornata da un calorosissimo pubblico e da un meteo splendido.

Già il tour al Marathon Village per il ritiro pettorale ti dà una scarica di adrenalina, come dimostrano Federica ed Alessandro, con un bel selfie davanti alla mega foto della partenza dell'edizione dello scorso anno, pensando all'indomani quanto toccherà a loro...e a qualche altro migliaio di persone!


Di certo poi la tensione pre gara si fa sentire, ma una preparazione meticolosa di tutto l'occorrente aiuta a smorzarla. Attilio ne sa qualcosa :-)


E poi i veterani sanno ormai come esorcizzare il tutto :-)


Basta, tutti pronti! Gambe in spalla e via, fino all'agognata meta che dista 42 km e qualche altra manciata di metri!!
I nostri Oll Scars erano 23, eccovi il dettaglio dei risultati.


Complimenti a TUTTI!!!!

Anche quest'anno comunque abbiamo voluto accompagnare gli amici di ASLA!


Davide, Alberto, Cristiano e Andrea (dove cavolo eritu co iera ora de far a foto??? :-) ) hanno reso l'esperienza della maratona ancora più ricca e significativa!! BRAVI!! Ecco, per rendere l'idea, leggete QUI cosa significa questa esperienza...

Lascio spazio ora ai commenti.

Cosa resterà…

Mi resterà dentro la soddisfazione di averla conclusa.
Mi resterà dentro il pensiero di aver sperato di fare meglio.
Mi resterà dentro il ricordo che è stata dura.
Mi resterà dentro il the caldo bevuto al parco di Villa Pisani , anche se è già uscito…
Mi resterà dentro la marea umana, le facce, le parole , i colori e l’inno d’Italia cantato alla partenza.
Mi resteranno dentro i compagni di squadra incrociati durante il percorso, ognuno con le proprie fatiche, i propri fantasmi e la canotta arancione.
Mi resterà dentro la gente festante lungo il percorso ed “il cinque” ai bambini.
Mi resterà dentro quella sporca maledetta collinetta del parco San Giuliano.
Mi resterà dentro i tanti runners più giovani di me fermi sul ponte della Libertà.
Mi resteranno dentro le passerelle sui ponti ed i masegni bagnati dall’acqua alta alle Zattere.
Mi resterà dentro piazza San Marco vestita a festa.
Mi resterà dentro lo stringere i denti dell’ultimo km.
Mi resteranno dentro il liberatorio striscione dell’arrivo e le braccia al cielo.

La fatica svanirà e la voglia di ricominciare a correre mi resterà dentro.
Attilio Moregola

Francesco Brussolo invece ci racconta di un sassolino nella scarpa, che finalmente si è tolto! Leggete QUI.


A Venezia comunque non si correva solo la Maratona, ma anche la seconda edizione della 10 km, competitiva e non. Complimenti a tutti gli Oll Scars che vi hanno partecipato!!


Non tutti comunque hanno scelto di correre a Venezia. Lorenzo Ostanello è andato oltre confine e ci racconta la "sua" maratona di Lubiana.

Volevo condividere con voi la mia esperienza alla Maratona di Lubiana. Tutto era nato nel voler provare a fare una cosa un po' diversa, non nego che anche Venezia mi sarebbe piaciuta molto, ma forse per averla fatta lo scorso anno e volermi "dividere" almeno per questa volta da mio fratello Cristiano, mi ha fatto propendere per questa scelta, consapevole però che non avrei avuto la compagnia di nessun amico Scars che sempre per me ha significato molto. 
Parto presto da casa, come al solito per far le cose con calma, ma si dormiva 1 ora in più e la partenza della corsa era fissata per le 10.30. Arrivato a Lubiana parcheggio in prossimità della zona di arrivo e questo mi fa propendere nel lasciare tutto in macchina senza consegnare sacche. Ritiro il pettorale all'Expo posizionato non molto lontano, mi preparo e aspetto in zona partenza posta poco distante da quella di arrivo. Puntuali si parte, siamo in molti anche perché, nello stesso momento e tutti mescolati, vi era anche la corsa dei 21 km. Non sono molto lontano dall'arco di partenza, devo dire che i controlli per verificare il proprio colore non sono così marcati e quindi cerco di avvicinarmi quanto posso. Il ritmo fin da subito si fa buono, quelli dei 21 non riconoscibili dagli altri  forse mi spronano ad un ritmo sicuramente più allegro del previsto, per ora va bene così. I due tragitti si dividono inaspettatamente proprio all'ultimo momento (al 21 km) e da una situazione di gran compagnia, mi ritrovo un po' spaesato, siamo ancora un buon numero, ma improvvisamente mi manca qualcosa. A questo punto sono già molto stanco e quasi mi viene la tentazione di dimezzare la mia distanza, ma ovviamente proseguo (il mio tempo parziale sulla mezza è poco sopra 1.37 h...non pensavo proprio). Il percorso inizialmente in centro città, si fa un po' più "periferico", ma direi non spiacevole e sempre con diversa gente ad incitare ("daie bravo"...in Sloveno detto come  da noi). Proseguo con qualche saliscendi e sono sempre più affaticato, cerco di non mollare, bevo qualcosa con regolarità e i km passano. Al 35esimo non ce la faccio più e le mie gambe rallentano, stringo i denti, rientriamo in centro città accolti da tantissime persone, ma purtroppo causa appannamento generale non riesco a gustarmi adeguatamente il finale, ogni tanto guardo il tempo...se non mollo forse posso migliorarmi (non era la mia previsione), manca poco, vedo il traguardo, sono arrivato. Sono stanchissimo ed indolenzito, ho le gambe che mi fanno male. Sono contentissimo. Ho tenuto duro e il tempo finale è 3.21.43, il mio personale. Poco dopo il traguardo mi sdraio per recuperare le forze e in due diverse occasioni si avvicinano due ragazze per portarmi sostegno, probabilmente davo loro l'impressione di averne bisogno...declino il loro gentile aiuto (che mona) raggiungo pian piano l'auto e riparto. Cerco e mi arrivano le notizie da Venezia...che forti!!! In meno di due ore sono a casa per potermi incrociare con alcuni amici Scars appena tornati. Un brindisi assieme per chiudere in bellezza la giornata. Tutti orgogliosi, tutti assieme.
Direi una buona organizzazione generale, niente pacco gara classico, ma una borsa a tracolla + maglietta a maniche lunghe al ritiro del pettorale e canotta e medaglia all'arrivo, strade libere dall'inizio alla fine dalle auto. Chip da mettere sui lacci, per me una novità.
"DAIE BRAVI" !!! Mi sembravano tutti Veneziani.

venerdì 16 ottobre 2015

THM: il racconto

Ci giunge in settimana una importante testimonianza sulla mezza maratona di Treviso di domenica scorsa. Il nostro Salvatore ci racconta il suo PB!!


Quando a fine agosto ho deciso di correre la Mezza di Treviso, ho notato subito un particolare a me troppo caro: la data; la stessa del mio anniversario di matrimonio. Ed ho pensato subito che mi sarebbe piaciuto onorarla nel migliore dei modi.Ci dò sotto con gli allenamenti,  diretti in maniera impeccabile da coach Fabrizio e continuo a macinare Km  sul tapis roulant (per inciso sono ormai a 1.600 Km dall’inizio dell’anno) a volte con un caldo asfissiante, ma l’obiettivo era troppo importante per non provarci…e pian piano arriva la data che avevo appuntato sul mio calendario: 11 ottobre 2015.Alle 08.00, in compagnia di Stefano S. e Antonella F. siamo già alla partenza, due chiacchere con altri Oll Scars ed è già tempo di depositare la sacca, e via al riscaldamento dove incontro Cristian F. e Marco M..In griglia mi ritrovo, con altri Scars (siamo veramente un bel gruppo), in bocca al lupo con Stefano C., Francesco B. ed Alessandro B., l’inno nazionale, il mio ultimo pensiero vola lontano come non mai oggi, un bacio al cielo e si parte…Ci dividiamo subito con gli altri Scars, ognuno alla ricerca del suo obiettivo, corro in coda ai pacers dell’1 h e 40’ per i primi due Km, poi mi assesto sul mio ritmo, subito sotto i 5’ Km/m. Ho bene in testa cosa devo fare, come non mai, con la speranza che il corpo, le gambe e la mente non mi abbandonino per strada. Cerco di stare coperto in qualche gruppetto, sempre sul mio solito ritmo fino al 15° Km, subito dopo il ristoro mi ritrovo solo in compagnia dei miei pensieri…ed a quel punto comincia la gara nella gara, cerco di spingere ulteriormente ma presto mi rendo conto che non ho tanto da dare fisicamente.Nel frattempo, inizia anche il tratto più bello del percorso, fiancheggiamo il Sile ma non riesco a godere tanto della bellezza del paesaggio, cerco di ritrovare le mie ultime energie fisiche, mentali e finalmente entro in città. Attraverso piazza dei Signori, Calmaggiore ma non me rendo quasi conto, spingo e spingo, quando entro nel rettilineo finale, l’ultimo filo di forza me lo tira fuori con un urlo Marco M., che mi permette di sprintare sino a tagliare il traguardo a braccia alzate…speranzoso di esserci riuscito. Il real time dice 1 h 44’ 02”, obiettivo raggiunto!!!  Finalmente!!!
La dedica è tutta per me, mia moglie ed il nostro anniversario!!!
La mattinata, si conclude con la classica ciliegina sulla torta, mentre ci dirigevamo in macchina, incontriamo Gelindo Bordin, il primo olimpionico italiano nella maratona nel lontano 1988 quando appena diciassettenne lo ammiravo in TV compiere la sua impresa sportiva. Ed oggi dopo circa 27 anni, mi sono dapprima ritrovato a correre e poi a fare un foto con lui; solo la magia del nostro sport può regalare ciò!
 
Stefano (a sinistra) e Salvatore posano con il grande Gelindo Bordin.
 

lunedì 12 ottobre 2015

La Mezza di Treviso - International Half Marathon

Domenica dedicata alla mezza maratona di Treviso. 2500 partecipanti per la seconda edizione della gara organizzata ottimamente dal gruppo di Salvatore Bettiol, 15 dei quali "Oll Scars". Vediamo nel dettaglio i risultati.
 

Tempi Oll Scars - pagina 1
 
Tempi Oll Scars - pagina 2
 
Fioccano i pb, o comunque ottime prestazioni che soddisfano i nostri atleti!! Complimenti a tutti!!
Vediamo ora come gli "arancioni" giungono al traguardo. Purtroppo Cristiano Ostanello è stato troppo veloce ed è sfuggito all'occhio del nostro "cronista", quindi il primo ad apparire è l'altro "Ostanello Express", Lorenzo.
 
 
Segue il triatleta Francesco Brussolo, che ha frantumato il suo PB! Arrivo con gesto di liberazione! Mitico Kaiser!!
 
 
Poi arriva Marco Menoia, con una prestazione degna di nota, dopo un periodo complicato.
 
 
Stefano Cotali è subito a ruota, brillante anche se concentrato sulla maratona di Venezia.
 
 
Ottima prestazione anche quella di Francesco Muletto, di poco sopra l'ora e 40'.
 
 
No, Francesco non è la donna in primo piano, è quello dietro, vicino al cronometro, lo vedete meglio qui :-)
 
 
PB per Salvatore, siamo tutti contentissimi per lui!!
 
 
Cristian arriva in controllo, raggiunto l'obiettivo di giornata.
 
 
Stefano Salmasi raccoglie comunque un buon tempo, nonostante le non perfette condizioni fisiche.
 
 
Arriva poi Marco Pedol, ma camuffato senza canotta ufficiale, alabardato in maglia tecnica da pieno inverno :-) avrà perso 10 chili durante la gara e non è stato immortalato dal nostro fotografo.
Fotografo che prosegue con il proprio reportage immortalando una Monica felice dopo aver tagliato il traguardo.
 
 
Non avvistati Davide Fregonese ed Andrea Canal, ai quali vanno comunque i nostri complimenti per le loro prestazioni, il prossimo sul traguardo è Alessandro Botter.
 
 
Eccoci poi con Antonella.
 
 

venerdì 25 settembre 2015

Bibione 10 miles

Alcuni dei nostri "arancioni" ha partecipato alla prima edizione delle 10 miglia di Bibione. Ad Attilio il racconto.


Bibione is surprising run 2015

Sabato 19 Ottobre bella corsa a Bibione e naturalmente era presente una rappresentanza degli Oll Scars, questa volta completamente indigena, tutti fossaltini.
Antonella, Attilio, Luigi e Stefano (in rigoroso ordine alfabetico) più la futura "scarsa" Roberta si sono cimentati nella "Bibione is surprising run 10 miles" come sottolineava lo speaker.
Le 10 miles (10 miglia, 16,098 km FIDAL ) sono una distanza un po' anomala, almeno in Italia, visto che è una unità di misura anglosassone.
A Bibione un weekend completamente consegnato al running con 3 giorni di gare di vario tipo che vedono in campo atleti di tutte le età, dai ragazzi ai nonni.
La "nostra" gara si è svolga nel pomeriggio, dopo le gare di bambini e ragazzi e la partecipazione di pubblico è stata numerosa.
Divisa in "agonistica internazionale" e "non agonistica", ha visto alla partenza un bel numero di persone (poco più di 500 gli iscritti alla agonistica) ed un bel numero di lingue diverse.
Prima dello start l'inno di Mameli regala quel tocco di internazionalità che serve ad aumentare l'eccitazione dentro la gabbia di partenza.
Lo sparo e si parte...
Io e Stefano partiamo assieme... ed il primo km è molto emozionante perché corso in mezzo alla folla nel pieno centro di una Bibione ancora molto frequentata dai turisti, ed infatti, quando, al cartello del 1° km Stefano  mi chiede a quanto andiamo, guardo sbalordito l'orologio: 4,04. Meglio rallentare un po' altrimenti la fine la vediamo...ma non al traguardo.
Molto bello il percoso che si snoda fra il centro e il viale alberato che porta verso Bibione Pineda, ad un certo punto c'è un incrocio fra atleti, incontro le gazzelle nere al mio km 7, per loro è già il 10,5. Volano sulla strada e tutti quelli vicino, me compreso, applaudono.
Al ritorno da Bibione Pineda iniziano i passaggi lungo la pista ciclo/pedonale che costeggia
la spiaggia, in riva al mare si sente maggiormente l'aria fresca e questo aiuta ad aumentare un po' il passo.
Rientriamo all'altezza delle terme e di qui una lunga corsa sul viale principale, poi ancora verso il mare ed il traguardo finale di Piazzale Zenith, dove sul mare spunta anche l'arcobaleno.
Alla fine tutti contenti per il bel percorso ed i buoni tempi.

Il prossimo anno ci sarà anche la mezza di Bibione e questo precedente invoglia a provare anche quella... magari per qualcuna potrebbe essere l'esordio sulla mezza.....

Oll Scars a Bibione.

domenica 20 settembre 2015

Corsa di San Pio X

Domenica dedicata ad una corsa appena fuori dalle porte di casa per gli Oll Scars: la corsa di San Pio X, a San Donà di Piave. Ce ne parla Fabrizio.

Con grinta più misurata rispetto a Pappalardo, domenica scorsa ho ricominciato anch'io, correndo più di 40' filati. L'occasione è stata la marcia del mio quartiere, San Pio X a San Donà, la cui linea di partenza dista circa trecento metri da casa.
Dopo nove mesi di infortuni recidivanti che mi hanno fatto riscoprire il piacere ed il divertimento di uscite senza assilli su una bici da corsa, e trascorso un altro mese senza fastidi, decido, sette giorni prima, di provare a correre i circa 11 km previsti vicino casa. 
Al via, canotte orange come se piovessero, tanto che verremo premiati tra i cinque gruppi più numerosi.
Il sottoscritto, incassati i doverosi sfottò dei compagni, causa mancata vestizione della canotta sociale, si allinea alla partenza col solo proposito di partire a cannone per provare a restare coi primi fino al passaggio davanti casa (terzo km circa) per successivamente staccarsi e soffrire, da lì al traguardo.
Il film doveva essere questo e questo è stato! 
Anzi, è pure andata meglio: ho tenuto a 30" i primi quattro fino al ristoro dei 5 km.
Dal ristoro, irrigidimento generalizzato, gambe molli e corsa pinocchiesca molto rallentata fino alla fine.
Al passaggio vicino allo stadio (su per giù, al km sette) intravvedo ancora il quarto, comunque irraggiungibile, e mi giro per verificare l'eventuale sopraggiungere di altri alle mie spalle. Con sommo sbigottimento non vedo nessuno. Scalo, allora, un'altra marcia per ricercare un assetto più efficace ma senza successo.
Dopo altri 15' di ghirigori nel quartiere di San Pio X, taglio soddisfatto il traguardo: 11250 mt in 43'03". Erano mesi che non correvo con impegno così a lungo!
Sono contento pure perché mi spetta l'onore della premiazione con foto di rito, naturalmente assieme al mio bimbo. Anzi, mi spetterebbe, sarebbe meglio scrivere, dato che l'erede duenne, preferendo lo scivolo nei vicini giardinetti, proprio non vuole saperne di farsi immortalare col babbo.
Vabbuò, sarà per la prossima volta! Ti perdono, figliolo!
Nei giorni immediatamente successivi provo una forma di godimento perverso nell'avvertire i classici dolori muscolari generati da un impegno eccessivo rispetto al proprio stato di forma.

Scherza coi fanti e lascia stare i santi .. o è il contrario!?