Siamo in attesa di info da parte di Francesco (il tempo ufficiale è di poco sopra le 3h40’) e di Fabio, purtroppo non giunto al traguardo, ma che come al solito, ci mostra i preparativi per la gara :-)
Il nostro “Forrest” Ermete invece si racconta così:
Maratona di Padova: ho fatto il mio miglior tempo in assoluto sulle maratone .... 3 ore 36 minuti e una manciata di secondi. Corsa assurda. Siamo partiti in tre della Polisportiva Fossaltina da Campodarsego (PD), io, Francesco Zamuner e Fabio Rainato. Ho subito avuto la sensazione che si andasse piano. Poi mi sono agganciato al gruppo che correva per finire a 3h30’ e li ho tenuti fino alla mezza, facendo il mio miglior tempo su questa distanza. Dopo il traguardo volante dei 21km, il gruppo mi stava staccando e, si è aperto il cielo. E' sceso il diluvio universale. Ho ripreso il gruppo sotto una pioggia assurda, abbiamo corso, urlando e ridendo della situazione folle facendoci coraggio a vicenda sparando cazzate assurde, mentre la gente ci gurdava passare come fossimo dei pazzi. Ho tenuto il gruppo delle 3h30’ fino al 30° km, mi hanno staccato e io li ho inseguiti fino al 35°; nel frattempo ha smesso di piovere. Sul finire della maratona la stanchezza ha avuto il sopravvento, un piccolo crampo e quindi sono ripartito determinato a finire la gara con onore. Ho ritrovato energia e, all'ultimo km, nel centro storico di Padova, ho perfino aumentato la corsa tagliando il traguardo con un meraviglioso 3h37’ che in realtà, considerando il real time, dovrebbe essere sulle 3h36’ (aspetto la verifica). I retroscena: sabato sera ero andato in moto fino a Padova per prendere il pettorale e la moto non è più ripartita, l'ho lasciata a Padova tutta la notte, dopo il traguardo ho trovato qualcuno che mi ha fatto "ponte" con i cavi per farla ripartire, quindi sono tornato a casa, in moto, tutto zuppo fradicio, senza mai fermarmi per paura di rimanere di nuovo a piedi, .... AVEVO LA MEDAGLIA DELLA MARATONA AL COLLO ... non ci si annoia :-)
AGGIORNAMENTO
Ci arrivano notizie anche da Francesco.
Le previsioni meteo, non erano delle migliori, ma la pioggia ancora non si vedeva.
Prima di partire Ermete Fabio ed io, ci scambiavamo le opinioni su come vestirci, anti-vento maniche lunghe corte maglione prima di partire, fa caldo, no c'è aria, si ma è calda ecc. Alla fine ognuno di noi ha deciso e via. Ermete è partito a razzo e non l'ho più visto, secondo me era preoccupato dello scooter lasciato in quel di Padova il giorno prima con la batteria in panne, e ci teneva a recuperarlo prima possibile. Fabio è partito assieme a me per i primi chilometri.
La prima parte è stata tutto come da programma, l'ho impostata con il ritmo previsto. 5:00 scarsi al Km. Poi è arrivata la pioggia. E qui ancora una volta non avevo esperienza, è stata la mia prima volta. Avevo letto che la pioggia è solo un fatto mentale che bisogna entrare in sintonia con l'acqua senza temerla. Quindi mi sono mantenuto calmo, ho indossato il capellino per limitare la pioggia in faccia e via. Ho tenuto il mio ritmo senza alcuna difficoltà anzi andavo 2-3 secondi al chilometro, più veloce di prima. Dopo alcuni km la pioggia ha smesso, ho iniziato a sentire le gambe molto pesanti.
Sì, la pioggia non disturba più di tanto la corsa, ma prova a correre con le scarpe zuppe d'acqua che pesano un chilo in più l'una!!!
Dal 30° km, le gambe non giravano più ma stingendo i denti ho cercato tener duro, ho chiuso con un ottimo tempo 3:41:13.
E adesso pensiamo alla prossima che mancano solo 4 settimane.
Prima di partire Ermete Fabio ed io, ci scambiavamo le opinioni su come vestirci, anti-vento maniche lunghe corte maglione prima di partire, fa caldo, no c'è aria, si ma è calda ecc. Alla fine ognuno di noi ha deciso e via. Ermete è partito a razzo e non l'ho più visto, secondo me era preoccupato dello scooter lasciato in quel di Padova il giorno prima con la batteria in panne, e ci teneva a recuperarlo prima possibile. Fabio è partito assieme a me per i primi chilometri.
La prima parte è stata tutto come da programma, l'ho impostata con il ritmo previsto. 5:00 scarsi al Km. Poi è arrivata la pioggia. E qui ancora una volta non avevo esperienza, è stata la mia prima volta. Avevo letto che la pioggia è solo un fatto mentale che bisogna entrare in sintonia con l'acqua senza temerla. Quindi mi sono mantenuto calmo, ho indossato il capellino per limitare la pioggia in faccia e via. Ho tenuto il mio ritmo senza alcuna difficoltà anzi andavo 2-3 secondi al chilometro, più veloce di prima. Dopo alcuni km la pioggia ha smesso, ho iniziato a sentire le gambe molto pesanti.
Sì, la pioggia non disturba più di tanto la corsa, ma prova a correre con le scarpe zuppe d'acqua che pesano un chilo in più l'una!!!
Dal 30° km, le gambe non giravano più ma stingendo i denti ho cercato tener duro, ho chiuso con un ottimo tempo 3:41:13.
E adesso pensiamo alla prossima che mancano solo 4 settimane.
Da sinistra: Ermete, Francesco e Fabio. |
ALTRO AGGIORNAMENTO
Il 25 di aprile è andato in scena il trail Due Rocche di Cornuda. Il nostro Lino Giurin, che non manca mai a questa competizione, quest’anno ha deciso di sfidarsi sul percorso di 48 km! E ci fa sapere di essersi divertito!
Ed il primo trail della stagione è andato.
Il 25 aprile arriva nel momento in cui risolvo il mio ultimo malanno muscolare; incerto se partecipare o meno, ricevo dall'osteopata parziale benestare. Si prepara lo zaino, sveglia puntata alle 3:45 e si va.
Ritiro pettorale, ultimi preparativi, saluti di rito alle facce note e d'un tratto lo speaker ci richiama all'ordine per la partenza.
I km oggi sono 48m, ma "solo" 1900 mt di dislivello. Partiamo e decido di viaggiare al risparmio, gli amici con cui condivido questa passione hanno un altro passo, ma io devo finirla. Risolta la mia piccola guerra con il GPS che parte solo dopo mezz'ora di corsa, continuo nel mio incedere, a volte piccolo trotto a volte passo veloce, i km scorrono veloci e verso il 15mo condivido il mio viaggio con una compagna che supera per la prima volta i 30 km.
I panorami che scorrono a fianco sono strepitosi! Attorno al 25mo km mi fermo per togliere un po’ di sassi dalle scarpe e mi attardo leggermente. Arriverò al traguardo 30 minuti dopo . I km continuano a scorrere e si arriva alla chiesetta di San Giorgio, da cui si gode panorama a 180 gradi sulle valli sottostanti; si continua a correre e si raccolgono per strada nuovi compagni di viaggio. Passiamo con discreto anticipo il cancello dei 35 km, adesso ci aspetta il sentiero del Padrenostro, gli ultimi 10 km sono veramente duri, a metà della salita perdiamo una compagna, torno indietro cerco di incoraggiarla e le passo i miei bastoncini, dopo una decina di minuti ripartiamo e terminiamo le nostre fatiche 20 minuti entro il tempo massimo. Arrivo in volata sul tappeto rosso riservato ai corridori del trail e ritiro la mia felpa Finisher.
È stata una giornata fantastica.
Il 25 aprile arriva nel momento in cui risolvo il mio ultimo malanno muscolare; incerto se partecipare o meno, ricevo dall'osteopata parziale benestare. Si prepara lo zaino, sveglia puntata alle 3:45 e si va.
Ritiro pettorale, ultimi preparativi, saluti di rito alle facce note e d'un tratto lo speaker ci richiama all'ordine per la partenza.
I km oggi sono 48m, ma "solo" 1900 mt di dislivello. Partiamo e decido di viaggiare al risparmio, gli amici con cui condivido questa passione hanno un altro passo, ma io devo finirla. Risolta la mia piccola guerra con il GPS che parte solo dopo mezz'ora di corsa, continuo nel mio incedere, a volte piccolo trotto a volte passo veloce, i km scorrono veloci e verso il 15mo condivido il mio viaggio con una compagna che supera per la prima volta i 30 km.
I panorami che scorrono a fianco sono strepitosi! Attorno al 25mo km mi fermo per togliere un po’ di sassi dalle scarpe e mi attardo leggermente. Arriverò al traguardo 30 minuti dopo . I km continuano a scorrere e si arriva alla chiesetta di San Giorgio, da cui si gode panorama a 180 gradi sulle valli sottostanti; si continua a correre e si raccolgono per strada nuovi compagni di viaggio. Passiamo con discreto anticipo il cancello dei 35 km, adesso ci aspetta il sentiero del Padrenostro, gli ultimi 10 km sono veramente duri, a metà della salita perdiamo una compagna, torno indietro cerco di incoraggiarla e le passo i miei bastoncini, dopo una decina di minuti ripartiamo e terminiamo le nostre fatiche 20 minuti entro il tempo massimo. Arrivo in volata sul tappeto rosso riservato ai corridori del trail e ritiro la mia felpa Finisher.
È stata una giornata fantastica.
Lino. |
ULTERIORE AGGIORNAMENTO
Sempre il 25 aprile, i nostri novelli “Oll Scars” Federica Bazzo e Alessandro Bettiol hanno partecipato all’11esima Marcia del Torchiato, in quel di Fregona. Vediamo cosa ci raccontano.
In una bellissima giornata di sole ci siamo recati a Fregona per correre la 11a Marcia del Torchiato. Considerato il dolore al ginocchio che mi perseguita, oggi ho corso i 13km con circa 400m D+ accelerando solo in salita e camminando le discese. Chiuso in 1h35’, ma quello che contava oggi era godere del percorso e dei paesaggi!
Alessandro Bettiol
Sempre più in allenamento, oggi ho fatto i 20 km con 650 D+ in meno di tre ore, il fiato e la gamba andavano a meraviglia, il percorso è stato fantastico così come i ristori, ben forniti e ben posizionati. Proprio una giornata positiva, bel clima, begli scorci e bell'atmosfera tra i vari runners!
Federica Bazzo
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