Domenica dedicata alla classica Corsa dei 2 Mulini a Sant'Angelo di Treviso. 11 km scarsi da correre tutti d'un fiato, presenti 8 maglie arancioni.
Spazio anche a competitive, come la maratona di Padova, dove il nostro "Forrest Gump" Ermete sta sotto le 3h40' e Stefano Cotali poco sopra e 3h35'! Bravissimi!!! Vediamo cosa ci racconta Ermete.
Padova, maratona di San Antonio. Bella giornata e bellissima corsa. Stefano ed io ci siamo preparati con calma e, per fortuna, Stefano mi ha prestato i pantaloncini corti da corsa perché li avevo lasciati a casa. Comunque ci siamo persi di vista subito fin dalla partenza: Stefano puntava ai Pacer delle 3h30' e io puntavo ...ad arrivare alla fine, in un modo o nell'altro. Aria fastidiosa nei primi 10 km e la caviglia che mi dava fastidio, ma non avevo intenzione di mollare. Ho superato i Pacer delle 3h45' e ho iniziato a seguire, inutilmente, i palloncini delle 3h30'. Vabbé, sapevo che non li avrei presi, ma ho continuato a crederci. Incredibilmente, sulla parte finale, anziché rallentare come al solito, ho, invece, tenuto la velocità ed anzi, mi sembrava di aumentare. Tutti i miei calcoli mentali (non uso Gps) mi dicevano che avevo guadagnato 4 o 5 minuti dai Pace delle 3h45', ed in effetti, la volata finale sugli ultimi chilometri (con unica tappa per fotografare il km 41), mi ha portato sotto il gonfiabile mentre il cronometro segnava 3h39' (R. T. 3h38'). Grandissima soddisfazione e felicità assurda per la bella corsa. Ero felicissimo di non avere rallentato sul finale. Chi lo sa? Se ci avessi creduto fin dall'inizio avrei potuto fare il mio personale? Va bene così. Alla fine sono contento di avere passato una bella giornata. Non siamo riusciti a vedere gli altri Oll Scars a parte Freccia Rosso che era in uno stand. Ritorno avventuroso in autostrada: da Dolo a Mira circa un'ora con Stefano che si sentiva male per gli sforzi della corsa (ha chiuso sulle 3h36' credo). Si, vabbé, un'ora per il traffico e non perché Stefano stava male. Adesso mi ricordo, Stefano mi ha prestato anche gli aghi per fermare il pettorale, e poi basta, mi sembra. Corsa organizzata bene ma molto trafficata di corridori quando le due lunghezze (42 e 21) s'incontrano in direzione di Padova. Tanta confusione in prato della Valle all'arrivo. Bus navetta per il ritorno molto affollati, con Stefano moribondo steso in corridoio. Avanzo una birra da Aldo perché gli ho dato la soffiata di evitare l'autostrada al ritorno.
A Padova poi c'era una 10 km Challenge, alla quale ha partecipato il nostro Freccia Rosso, che ce la racconta così.
Domenica 19 aprile, da uomo immagine quale sono diventato per ragioni extrasportive, mi ritrovo allineato al via di questa prima 10 km challenge in Prato della Valle: al mio fianco Pertile, Gariboldi ed altri nazionali delle forza armate. Siccome il ritorno ad allenamenti mirati risale ad appena sei giorni addietro, decido di lasciarli andare subito. Solo per prudenza li faccio procedere avanti! Solo per prudenza ... ...
Dopo alzabandiera e inno nazionale, fuoco alle polveri e mi ritrovo già, all'altezza del secondo km, attorno alla decima posizione, su ritmi che ignoro perché i cartelli del chilometraggio sono posizionati male ed il garmin è settato in maniera da visualizzare esclusivamente la distanza percorsa.
Il percorso si snoda nella prima metà lungo l'argine del Bacchiglione, luogo abituale di ritrovo dei podisti padovani per i loro allenamenti: drittoni esposti oggi ad un fastidioso vento contrario. Tuttavia, esattamente a metà gara, ci si gira su sé stessi, addentrandosi in un dedalo di vie e viette, col vento a favore: peccato non avere le gambe per sfruttare le condizioni ambientali e le tortuosità del percorso con continui rilanci a me congeniali!
Mi attesto in quindicesima posizione, superato al settimo km da Eleonora Berlanda, già pluricampionessa italiana su 800 e 1500 mt, con la quale scambio quattro ciance e che mi precederà al traguardo di una manciata di secondi: per lei si è trattato del lungo settimanale!
Dopo dieci minuti di corsa solitaria, sbuco in Prato della Valle e, senza sprintare, per il disaccordo totale del mio apparato muscolo - scheletrico chiudo 9,94 km in 38'02". Meglio del previsto ma c'è tanto da allenarsi per raggiungere la forma sperata.
Una volta arrivato, raccolgo i miei effetti personali, mi doccio e torno allo stand che mi impegnerà fino alle 18.00.
Note a margine: scenario di partenza e arrivo meraviglioso; percorso anonimo per un non padovano; ristori abbondanti; meteo favoloso malgrado il vento; decisione discutibilissima e tutt'altro che trasparente da parte degli organizzatori di stilare solamente un ordine d'arrivo cartaceo e non una classifica ufficiale mysdam, rilevando solo il tempo impiegato; contentezza estrema nell'avere occasione di salutare Ermete e Stefano (grandi risultati in maratona!) e Cristian, reduce dalla mezza con ASLA, in compagnia di Angela.
Non da meno la mezza Maratona, sempre a Padova, che per i partecipanti "Oll Scars" ha un significato del tutto particolare. La corsa è in questo caso il palcoscenico per ASLA, per darle la visibilità che merita. Andrea, Davide, Aldo e Cristian hanno partecipato alla festa!
Non ci sono molte parole da dire, che servono a poco...il mio è solo un invito, rivolto a tutti, di provare, almeno per una volta, a partecipare. Per una volta sono arrivato senza fiato, non per la prestazione, ma per tutto il soffiare nel fischietto che avevo con me!! Siamo stati un "rumorosissimo gruppone verde" (101 persone casinare in maglia verde con il logo ASLA Onlus) capitanati da Antonella, Mauro, Giampaolo ed Eleonora, che sono onorato di aver accompagnato in questa avventura. Provate e capirete.
Davide, Cristian, Aldo e Andrea. |
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