domenica 20 settembre 2015

Corsa di San Pio X

Domenica dedicata ad una corsa appena fuori dalle porte di casa per gli Oll Scars: la corsa di San Pio X, a San Donà di Piave. Ce ne parla Fabrizio.

Con grinta più misurata rispetto a Pappalardo, domenica scorsa ho ricominciato anch'io, correndo più di 40' filati. L'occasione è stata la marcia del mio quartiere, San Pio X a San Donà, la cui linea di partenza dista circa trecento metri da casa.
Dopo nove mesi di infortuni recidivanti che mi hanno fatto riscoprire il piacere ed il divertimento di uscite senza assilli su una bici da corsa, e trascorso un altro mese senza fastidi, decido, sette giorni prima, di provare a correre i circa 11 km previsti vicino casa. 
Al via, canotte orange come se piovessero, tanto che verremo premiati tra i cinque gruppi più numerosi.
Il sottoscritto, incassati i doverosi sfottò dei compagni, causa mancata vestizione della canotta sociale, si allinea alla partenza col solo proposito di partire a cannone per provare a restare coi primi fino al passaggio davanti casa (terzo km circa) per successivamente staccarsi e soffrire, da lì al traguardo.
Il film doveva essere questo e questo è stato! 
Anzi, è pure andata meglio: ho tenuto a 30" i primi quattro fino al ristoro dei 5 km.
Dal ristoro, irrigidimento generalizzato, gambe molli e corsa pinocchiesca molto rallentata fino alla fine.
Al passaggio vicino allo stadio (su per giù, al km sette) intravvedo ancora il quarto, comunque irraggiungibile, e mi giro per verificare l'eventuale sopraggiungere di altri alle mie spalle. Con sommo sbigottimento non vedo nessuno. Scalo, allora, un'altra marcia per ricercare un assetto più efficace ma senza successo.
Dopo altri 15' di ghirigori nel quartiere di San Pio X, taglio soddisfatto il traguardo: 11250 mt in 43'03". Erano mesi che non correvo con impegno così a lungo!
Sono contento pure perché mi spetta l'onore della premiazione con foto di rito, naturalmente assieme al mio bimbo. Anzi, mi spetterebbe, sarebbe meglio scrivere, dato che l'erede duenne, preferendo lo scivolo nei vicini giardinetti, proprio non vuole saperne di farsi immortalare col babbo.
Vabbuò, sarà per la prossima volta! Ti perdono, figliolo!
Nei giorni immediatamente successivi provo una forma di godimento perverso nell'avvertire i classici dolori muscolari generati da un impegno eccessivo rispetto al proprio stato di forma.

Scherza coi fanti e lascia stare i santi .. o è il contrario!?

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