sabato 28 febbraio 2015

01.03.2015: Treviso Marathon

Non perdetevi il reportage arancione sui 42195 metri di domani!!

Riepiloghiamo i partecipanti:

Timing Data Service - Treviso Marathon 1[5]

Vediamo anche qualche faccia di aspiranti finisher!! Venite a conoscerci!!

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venerdì 27 febbraio 2015

Riposo? Macché!!

Sembrava una domenica di riposo: nessuna competizione ufficiale nel calendario sociale, un’uscita in compagnia rimandata per maltempo…ma i nostri atleti non si sono fermati!!!

Prima Ermete ci racconta la sua avventura alla Maratona delle Terre Verdiane:

Che caspita: 3h45’ e rotti di real time, doppiamente incredibile. La pioggia, leggera, persistente, fastidiosa e fredda, ci ha accompagnati dall'inizio alla fine. Come se non bastasse, dal km 28 ci si è messo anche il vento. Nei fossi c'era ancora la neve della settimana prima. Io non riuscivo a scaldarmi e  avevo accettato l'idea di camminare gli ultimi 15 km. Demoralizzato, viste le condizioni, mi sarebbe bastato arrivare alla fine, anche in 5 ore se fosse stato necessario. Invece, al km 28, un angelo corridore, davanti a me, si è tolto e ha buttato via il sacco di plastica (forse faceva la 30 km). L'ho raccolto e me lo sono messo. Da li in poi avevo il torso al caldo, mani e gambe erano ancora gelate ma potevo continuare a correre. Al km 32 mi hanno raggiunto i palloncini delle 3h45’, mi sono fatto tirare fino al km 40 e, dopo il the caldo al ristoro, ho fatto la mia corsa finale, leggera e tranquilla chiudendo a 3h47’ con l'incredibile real time 3h45’ e rotti. Una prova di forza di volontà e di carattere incredibili. Maratona bella con passaggio all'interno di un gran palazzo, quasi tutta diritta, piccola salita nella fase iniziale e 2 o 3 cavalcavia, quasi sempre strade di campagna, buoni i ristori ma a distanze strane, ristoro finale con pastasciutta e paninazzo. Abbondante pacco gara con maglietta tecnica e cibarie varie. Bus navetta per il ritorno e per le docce. Un pelino disorganizzata la partenza, ma forse, era colpa della pioggia.

41esimo delle Terre Verdiane


Poi Alessandro e Federica, i nostri “trailers” (e non parliamo di cinema :-) ) ci parlano della TREMENDI RUN:

Domenica è stato per noi il primo appuntamento con i trail di quest'anno. Svegliati presto per arrivare fino a Purgessimo di Cividale del Friuli, siamo stati accompagnati nel viaggio in macchina e poi in quello di corsa da pioggia, pioggia e tanto ma tanto vento. Come puoi vedere dalle foto, la partenza ci ha visto tutti intabarrati per proteggerci dal freddo mentre poi un po' un miglioramento del meteo, un po' la compagnia, tanto i ristori ben riforniti ci hanno fatto affrontare con il sorriso gli oltre 25km con D+1250m. Ben organizzata, bella gente, bel pacco gara e pasta-party finale...alla fine il crono è importante relativamente, è stato bellissimo condividere la corsa con Federica e con un altro amico!

Alessandro e Federica

Alessandro e Federica
 
Bravissimi i nostri atleti!!!

E ora fari puntati sulla Treviso Marathon, che anche per quest’anno, ha un folto gruppo di “fossaltini”.

Timing Data Service - Treviso Marathon 1

lunedì 16 febbraio 2015

Ancora Lovadina…e altro!

Ci giungono altre notizie da Lovadina…uno sceglie di correre in compagnia e poi scopre che del gruppo sportivo, hanno scelto tutti l’altra distanza :-)

Domenica mattina ore 6:45 suona la sveglia..! Ca**o già lunedì e si comincia a lavorare..! Uff.. rintronato come pochi cerco di spegnere la sveglia del telefono dopo essermi bruciato la retina con la luce del display, e dopo varie peripezie mi accorgo che è domenica!.. Al momento tiro un sospiro di sollievo poi penso: "chi me lo fa fare di andare a faticare".. rimugino un po’, rimugino ancora un po’ e mi rispondo: "Fabrizio! ecco chi è...".. a parte gli scherzi per me l'alzataccia domenicale è ripagata con l'atmosfera che si respira a qualsiasi corsa partecipi e poi è l'unico allenamento in cui corro in compagnia ;-).. Imposto il navigatore per Lovadina, e noto subito che non è dietro l'angolo, quindi devo anche sbrigarmi per arrivare per tempo e riuscire a riscaldarmi prima della corsa. Arrivo e parcheggio. Sono quasi le 8:20 e tra poco partirà la 22km. Mi affretto ad arrivare alla linea di partenza per vedere se riesco a trovare gli Scars che parteciperanno a questa distanza (praticamente tutti).. Giusto il tempo dei saluti e degli auguri per la corsa ed ecco che partono mentre io mi dirigo a iscrivermi. Parte il riscaldamento e qualche allungo poi vado a posizionarmi per il via. Continuo a scrutare in giro se qualche Scars ha deciso di correre gli 11.3km ma non vedo nessuno… In realtà siamo veramente in pochi a prendere il via, visto che quasi tutti hanno optato per la lunga distanza. Ecco lo start. Parto ad un buon ritmo sostenuto, che manterrò circa per i primi 8/9 km. Il clima non è male, il percorso suggestivo in alcuni tratti e qualche parte di sterrato non particolarmente fangoso ed impegnativo. Le gambe girano bene e non sto forzando più del dovuto, visto anche la tabella in programma (un medio/veloce tra 4'20" e 4'25"), ma gli ultimi chilometri di saliscendi mi fiaccano un po’ facendomi perdere un po’ il ritmo.. Abbasso un po’ il passo cercando di non mollare più di tanto nel frattempo giungiamo a 400 metri dall'arrivo. Sento alle spalle arrivare un runner in accellerazione, e a quel punto proprio sul finale non puoi e non vuoi farti "fregare"! ne va del tuo orgoglio! Quindi si instaura uno sprint finale a perdifiato, rimaniamo appaiati fino a circa 100 metri dall’arrivo, poi lui ha la meglio!! Pazienza è stato comunque entusiasmante ;-) chiudo il mio percorso con il tempo di 48’34”. Da sottolineare il percorso segnalato egregiamente in ogni sua parte, senza possibilità di sbagliare direzione. Ristoro nella norma.
Massimo Giacometti


Ci arrivano anche notizie da Verona. Due dei nostri, precisamente Tommaso Turchetto e Stefano Cotali, sono andati da Giulietta e Romeo per la mezza competitiva. Ottimo risultato per loro: Tommaso ha chiuso in 1h32’58”, mentre Stefano ha chiuso in 1h35’18”!

La corsa è stata decisamente bella, il tempo ci ha graziati e la pioggia prevista è arrivata solo dopo la gara. Io e Stefano abbiamo spinto molto ottenendo entrambi un tempo soddisfacente per noi. Come  un lungo serpente ci siamo avvinghiati attorno e dentro la città tra vie, ponti, salite e discese attraversando alla fine l'arena che vista così vuota e con gli occhi della stanchezza ci è sembrata piccola.
Bella corsa.
Tommaso Turchetto


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Stefano e Tommaso, con un amico.

Lovadina…e Treviso si avvicina!

La Treviso Marathon è sempre più alle porte e Lovadina è tappa classica per l’ultima mezza di preparazione. Ed infatti, degli 11 Oll Scars partecipanti alla maratona di Treviso, la metà era presente al via. Io, Giancarlo, i gemelli Ostanello ed Antonio pronti ai blocchi di partenza, con anche Lino, Andrea Bonato, Alessandro e Federica; poi anche Max Giacometti, che per oggi ha scelto la 12 km.
Percorso classico ben conosciuto, primi 10 km attorno al laghetto le Bandie molto suggestivo, parte centrale un po’ più anonima tra le stradine e poi finale sull’argine del Piave.
Da subito al via si formano i gruppetti, per ritmo: Cristiano&Lorenzo fanno subito il vuoto, seguono Giancarlo e Antonio non troppo distanti, poi Alessandro e dietro io, Andrea e Lino. Corsetta tranquilla, con ritmo controllato, non ho in programma di forzare…anzi, tutto il percorso è un chiacchierare e ridere, fino al 19esimo km quando decido di chiudere la gara in progressione. Le gambe rispondono bene e gli ultimi 2 km sotto i 4’30” ne sono il giusto specchio.

Ora una domenica di pausa dalle competizioni ufficiali, per domenica 22 febbraio gli Oll Scars organizzeranno un’uscita di gruppo, seguiranno dettagli.

mercoledì 11 febbraio 2015

FIGURINE OLL SCARS - 28a uscita - MASSIMO GIACOMETTI


figurina_maxgiaco - nome/cognome

Massimo Giacometti.

- eventuale soprannome (se non ne hai uno, considera che potrebbe essertene assegnato uno sulla base delle tue risposte di seguito)

Fin dai tempi della scuola tutti mi chiamavano Giaco, abbreviando il cognome che poi si trasformò in Jako, Jack etc.. Tutti ormai mi chiamano Max e anche io quando mi presento ormai lo faccio come Max e mai come Massimo ;-) dopo che durante la THM a Treviso mi si sono slacciate le scarpe credo che il più appropriato sia STRINGHE.. eh eh

- categoria

MM35

- distanza prediletta

Ho corso per ora distanze solo fino alla mezza maratona, quindi non so ancora bene cosa prediligo. Devo dire che la mezza mi diverte parecchio, poi ogni distanza ha un suo fascino. Poi dipende dall'obbiettivo del momento.

* la prima volta che hai corso, col proposito di correre. Racconta molto brevemente.

E' stato febbraio 2014, per tenermi in forma. Visto il poco tempo a disposizione era l'unica scelta che mi permetteva di gestirmi il tempo disponibile. Ho cominciato con un classico camminata e corsa alternati, e anche i pochi km che percorrevo erano ostici. Poi nei mesi successivi l'amicizia con Andrea Bonato ha fatto si che la corsa mi prendesse sempre di più, e dopo diverse uscite assieme questa passione ha preso il sopravvento. Dopo ci fu la conoscenza di Fabrizio Rosso, compagno di viaggio fino a Padova, e lì ci fu il cambio epocale. Dopo esserci conosciuti ed aver iniziato a parlare di corsa, ha iniziato a seguire i miei allenamenti, così dal mio metodo (che non era un metodo) "esci e corri finchè non schiatti", sono passato a uscite più tecniche ed efficienti. Poi sono cominciate le prime uscite domenicali, e piano piano ho cominciato a conoscere la famiglia Scars, tra cui Cristian Fuser, con il quale ho legato fin da subito. Adesso che faccio parte di questo fantastico gruppo inizierò a conoscere tutti e condividere con tutti voi le gioie (e i dolori) di questo sport ;-)

* la cosa più divertente e/o imbarazzante che ti sia capitata, correndo

Sicuramente in un paio di occasioni durante gli allenamenti il bisogno impellente di andare a ca**re. Ovviamente non sai mai quando capiterà e quando lo fa è sempre in un posto inappropriato. Poi che dire, i colori dell'abbigliamento del podista sono sempre poco visibili (se come no..). Quindi cercare di mimetizzarsi in mezzo al nulla con colori che fanno concorrenza all'ANAS è poco probabile...

* ricordo più bello legato alla corsa. Motiva la scelta.

Qui devo ringraziare Andrea Bonato. Ricorderò sempre quel giorno di un'uscita con lui. Io ero ancora alle prime armi soprattutto per quanto riguarda le distanze. Lui con la sua perseveranza, mi spronò e mi guidò quel giorno a spingermi oltre i 15 km, distanza per me inarrivabile fino a quel giorno. Grazie Andrea.

* gara più bella mai corsa. Motiva la scelta.
 
Non ne ho corse molte, ma non credo che riuscirò mai a dare una classifica alle mie gare. Cioè per me sono tutte belle, poi dipende dal mio stato d'animo del momento.

* gara più bella da correre. Motiva la scelta.
 
Tutte da qui in avanti.
 
* luogo nel mondo, a tuo giudizio, più bello o stravagante, in cui tu abbia corso (indipendentemente da gare o competizioni di sorta). Motiva la scelta.
 
Da a quando ho cominciato a correre l'ho fatto sempre nelle vicinanze di casa, quindi non ho un luogo particolare dove io abbia corso.
* luogo nel mondo in cui vorresti correre (indipendentemente da gare o competizioni di sorta). Motiva la scelta.
 
Non saprei, ovunque capiti, l'importante è che testa e fisico corrano all'unisono.

- momento preferito della giornata in cui correre

In compagnia a qualsiasi ora perchè sono più motivato. Da solo pomeriggio/sera per una maggiore carica.

- momento della giornata in cui abitualmente corri

La sera dalle 20 in poi per motivi lavorativi e logistici.

- corsa da solo o in compagnia

Compagnia. Anche se visti gli orari in cui mi alleno sono rigorosamente solo.

- corsa col caldo o col freddo

Caldo forever!

- l'azione che compi/oggetto che usi scaramanticamente prima di ogni competizione importante

Non ho gesti scaramantici.

- altri sport praticati, attualmente o in passato
 
Ne ho praticati molti fin da piccolo, dal calcio al basket, ma quello che ho praticato più a lungo è stato pallamano..

- altri sport non praticati, che segui da appassionato
 
MotoGP.

- passioni non sportive
 
Musica, Tecnologia, Cinema..

- atleta mito, di riferimento (nell'ambito dello sport in genere, non necessariamente dell'atletica/corsa)

Valentino Rossi.

- se la corsa fosse un brano musicale, la tua sarebbe "........" (indica il brano o il genere musicale)
 
8 Mile - Eminem.

- obiettivi sportivi 2015

Migliorare il PB nella mezza maratona e affrontare la mia prima maratona a Venezia.

- un saluto agli Oll Scars e a chi ci legge
 
E' una gioia essere entrato in questa grande famiglia e spero di conoscere presto la maggior parte di voi e divertirci assieme in questa fantastica disciplina che è la corsa.

lunedì 9 febbraio 2015

Santa Maria di Campagna

Bellissima domenica di sole, cornice ideale per la Maratonina di San Valentino a Santa Maria di Campagna. A Fabrizio e Cristian la cronaca della giornata.

Santa Maria di Campagna e il gusto ci guadagna! Ci vorrebbe una cisterna del celebrato caffè di montagna per scaldare le membra dei temerari, arancioni e non, che in una domenica mattina soleggiata, hanno invaso le strade del piccolo centro tra Cessalto e San Donà di Piave.
Astutamente, gli organizzatori, accanto alle canoniche distanze (circa 6, circa 10, e circa 21 km), propongono un tragitto di 33 km che casca a fagiuolo per gli aspiranti finisher della Treviso Marathon 2015.
Io e il buon Max arriviamo in loco poco prima delle 8.00 in tempo per sbrigare l'iscrizione e bere un caffè, che pur non essendo di montagna, infonde ugualmente apprezzato tepore.
Logistica ben organizzata e punto di partenza/arrivo vicino alla chiesa.
Non rimane molto tempo per un riscaldamento come si deve; giusto allunghi di rito e allineamento al via.
Personalmente, passando un periodo di continui risentimenti muscolari, correndo male e senza obiettivi, decido di godermi la splendida giornata invernale di sole pieno, cimentandomi sui 22 km, col freno a mano tirato.
Le lunghe distanze prevedono il via alle 8.30. Le "meno" lunghe distanze alle 9.00.
Un rapido saluto ai tanti scarsoni presenti, almeno a quelli che hanno deciso di partire all'orario prestabilito ed è tempo d’andare.
Partenza alla buona. Mio malgrado, sono in prima fila. Eccezion fatta per un paio di ragazzi che conosco, potrei giocarmela con gli altri ma controllo i bollenti spiriti per non andare incontro all'autodistruzione.
Lascio che mi superino senza patemi e metto un pilota automatico che mi permetta di arrivare in fondo senza soffrire troppo.
Corro come Pinocchio, penosamente, a ridosso dei 4'/km. Troppa grazia (..al caz?o!)! Anche volendo non riuscirei meccanicamente ad accelerare. Ne avrei ma non posso, ecco. Della serie: "ho tutto chiaro in testa ma non riesco a dirlo!".
Lungo il percorso, fin dai primi km, sorpassi continui ai danni di podisti e camminatori che hanno pensato di avvantaggiarsi sulla tabella di marcia, partendo prima del via ufficiale.
Al decimo km, affronto il primo di tre cavalcavia e scendendo, poi, sulla destra, lambisco un cimitero dal cui cancello fuoriesce (non scherzo!) un buontempone vestito come nella foto di
questo link. Immaginatevelo con un punto vita di dieci taglie più largo ed il quadretto è completo.
Non sto forzando e, quindi, non può essere un'allucinazione!
Procedo oltre, tra il decimo ed il tredicesimo km, qualche curva e qualche passaggio particolare ravviva il percorso.
Sto correndo da solo dall'inizio e non faccio altro che superare chi è partito prima. Chi mi precede è troppo lontano e corre più o meno al mio ritmo mentre da dietro non vedo nessuno avvicinarsi.
Sto straordinariamente bene, non sento la fatica e quasi quasi mi pento di non aver provato i 33 km. Col senno di poi ho fatto bene a chiudere i 22 km (in realtà 23): avrei chiuso anche i 33 km senza cedere troppo ma non mi sarei più alzato dal divano per una settimana.
Dal 18mo al 20mo altre curve e nuove “tortuosità” ad allietare la corsa: il ritmo si fa, se possibile, più veloce.
Km 22: tratto in sterrato molto suggestivo.
Stando al volantino della gara, dovrei essere arrivato ma non è così.
Poco male, eccomi su un lungo rettilineo di una ciclopedonale che riporta all'area di partenza/arrivo; vicino al campanile della chiesa incrocio di nuovo l'infausta presenza acconciata da scheletro.
Altri 300 mt, ultima curva a sinistra ed arrivo. Chiudo i 23.10 km in 1h33'45".
Traendo le fila: logistica ok, scorrevolezza e segnatura percorso ok, ristori ok (anche se il sottoscritto non ne profitta quasi mai), bella atmosfera amicale, compagnia al top.

Unico neo, che funesta, peraltro, le non competitive in zona e non ascrivibile a responsabilità degli organizzatori: la rivendita dei cartellini.
Non comprate cartellini distribuiti da persone che non occupino il tavolino delle segreterie - iscrizioni.
Queste persone commettono un reato.

Soddisfatto della giornata, attendo Max e gli altri scarsoni per il classico terzo tempo a base di chiacchiere, intese come ciance e non crostoli, purtroppo!
A casa, il tempo di cambiarmi, inforco la bici e via in solitaria per 40 km in agilità.
Terminato il giretto di cui sopra, la giornata sportiva può dirsi chiusa con viva e vibrante soddisfazione: Napolitano lotta assieme a noi!
Fabrizio


La Treviso Marathon incombe...e anche se la userò come lungo di allenamento per la Unesco Cities Marathon, devo comunque prepararmi per affrontarla nel modo corretto. Mi serve quindi un over 30 km fatto bene, di conseguenza la gara di Santa Maria di Campagna capita a proposito.
Mi alzo con difficoltà, sono proprio tentato di fregarmene e di tornare a letto. Fa freddo, 33 km sono tanti, chi me lo fa fare???? Semplicemente la passione per la corsa e la voglia di raggiungere i miei obiettivi!
Un po' in ritardo rispetto alla tabella di marcia, parto verso Santa Maria, arrivo per le 8.10, mi cambio e vado subito alle iscrizioni. Saluto un po' di maglie arancioni, anche oggi siamo veramente un bel gruppo!! Grandi Oll Scars (no, non sono di parte :-) ). Ore 8.30 si parte e comincio con calma, rivedrò il traguardo, situato in parte alla chiesa, fra 3 ore scarse.
I primi km li corro con Max, diciamo una prima fase di riscaldamento: nonostante il chilometraggio sia diverso, io 33 km e lui 22, la tipologia di allenamento è simile, in quanto il ritmo col passare dei km è frazionato, nel senso che si alternano fasi lente a fasi più veloci. Dopo circa 3 km, Max mi saluta e accelera; io proseguo con il mio passo attorno ai 5'15". Ad un certo punto mi si affianca una ragazza, sprovvista di Garmin o simili, che mi chiede a quale passo io stia andando e si aggrega a me. Parliamo delle nostre avventure di corsa, mi fa sorridere quando mi parla dei suoi "7 chili di troppo, dovuti al non saper dire di no alla cioccolata fondente", mi dice che anche lei parteciperà alla Treviso Marathon con l'unico obiettivo di finirla, possibilmente nelle 4 ore.
Arrivato al decimo km, devo accelerare per i 5 km successivi e la mia compagna di viaggio mi lascia. Vedo davanti una maglia arancione e passo passo la raggiungo, era Moreno impegnato sul percorso da 21 km. Quattro chiacchiere al volo e poi proseguo. Va tutto abbastanza bene e sto rispettando i ritmi previsti. I 5 km passano in fretta e poi rallento per i successivi 5. I segnali chilometrici presenti sul percorso non combaciano molto con le rilevazioni del mio Garmin, quindi comincio a pensare che i km complessivi siano inferiori ai 33 previsti.
Al ventesimo km la fase calda dell'allenamento: un piccolo fartlek che prevede 500 metri veloci e 500 metri di recupero, da ripetersi 5 volte, quindi fino al venticinquesimo km. E' particolare la sensazione, nei 500 metri veloci, degli occhi di quelli che stai sorpassando puntati addosso, che si chiedono dove cavolo tu stia andando a quel ritmo...e poi poco più avanti ti vedono rallentare :-)
Finito il fartlek, altri 5 km più lenti, che passano senza fastidi. La giornata è veramente bella ed è un piacere correre! Dopo il trentesimo scatta l'ultimo step impegnativo, ovvero accelero di nuovo per un paio di km. Ma ormai il traguardo è a portata e la sensazione che i km siano meno di 33 diventa sempre più reale. Dopo i 2 km veloci, mi spetterebbe l'ultimo km rallentando, ma decido invece di accelerare un po' e chiudo gli ultimi 300 metri di gara sotto i 4'40". Come volevasi dimostrare, chilometri totati percorsi 32,29.
Voto positivo per questa corsa, che per un motivo o per l'altro, mi ha visto quest'anno al via per la prima volta: percorso ben segnalato con nessun rischio di errore, presenza di persone dell'organizzazione nei punti critici, ristori ok.
Ribadisco quanto sostenuto da Fabrizio:


Non comprate cartellini distribuiti da persone che non occupino il tavolino delle segreterie - iscrizioni.

Cristian


Qualche foto della partenza, da Paolo.

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martedì 3 febbraio 2015

Corsa par e strade de Preganziol e dintorni

Inizio d’anno spumeggiante per la flotta arancione “Oll Scars”!! Tantissimi dei nostri presenti alle prime corse dell’anno…non si smentisce la tappa a Preganziol, che vede circa 18 “fossaltini” ai blocchi di partenza.
Il racconto di gara è lasciato alla “penna” di Fabrizio.

Anno domini 2015, primo giorno del mese più corto dell’anno. Preganziol.
Un manipolo di scarsoni con la passione per l’arancione e la corsa (oltre che per altre due/tre cosette che, per questioni di decoro, in questa sede, non enucleo), si ritrovano al via della prima tappa del CPT.
In realtà, il freddo non ostacola le velleità di migliaia di partenti sulle tre distanze proposte.
Personalmente, staziono nei pressi della partenza, novello Caronte, per traghettare il fido Max al taglio del traguardo della distanza intermedia (12.3 km) entro i 51’ (4’10”/12” al km).
Arrivati in loco, io e Max, con congruo anticipo, dopo il caffè di rito, imbastiamo un riscaldamento adeguato. Vista la temperatura, riscaldamento è una parola più che appropriata.E dato che in tre ci si scalda meglio, si aggiunge, strada facendo, il buon Giancarlo.
Ore nove: pronti, partenza, via.
Cerchiamo di divincolarci nel traffico del primo km. Con successo.
Al secondo km si riesce già a correre con disinvoltura: Max incollato ai calcagni del sottoscritto come sanguisuga alla giugulare.
Manteniamo costantemente un passo di 2”/3” al km più veloce del previsto, iniziando già al terzo km una teoria dei sorpassi che s’esaurirà solo al traguardo.
Il vento contribuisce, spirando a favore per la maggior parte del percorso.
All’altezza della biforcazione dei percorsi di 22 e 12 km, interpretiamo male l’indicazione, venendo tratti in inganno da runners che, precedendoci, imboccano la strada sbagliata. Fortunatamente realizziamo subito di star sbagliando e riprendiamo la nostra marcia correttamente.
L’episodio ci costa otto/dieci secondi di stop ed una seccante ripartenza da fermo.
Nella foga di recuperare il tempo perso, riparto troppo violentemente e m’accorgo che Max non è alle spalle, ma leggermente staccato.
Attendo ed inizio a spronarlo. Mancano poco più di due km e sta tenendo duro sui suoi livelli migliori.
Km dieci: inspiegabilmente, proprio nell’istante in cui io e Max ci ritroviamo a percorrere una stretta stradina di raccordo, la polizia concede all’autista di un tir (trasporto cavalli) di far manovra.
Respiriamo gas di scarico a pieni polmoni e cerchiamo di passare nell’unico corridoio di mezzo metro a disposizione, a bordo strada. Contemporaneamente scagliamo invettive contro il responsabile del creato tutto, nella variante “Zio”, contro il conducente del tir e contro le forze dell’ordine che precedono il mezzo, considerando evidentemente necessario lo spostamento dell’autoarticolato in quel preciso istante.
Chiusa quest’amena parentesi, siamo ormai a cinque minuti dal traguardo. Mi rendo conto che Max non ha le forze per aumentare ulteriormente il passo. Continuo a sollecitarlo. Resto con lui fino ai – 400 mt, poi allungo, taglio la dirittura finale in 49'55", attendendo il suo arrivo, 15”/20” dopo.
Missione compiuta: il passo medio è decisamente migliore del previsto. Max soddisfatto. Io idem.
Tornato a casa, m’aspetta il secondo round. Un’ora di bici in agilità col fido Francesco Brussolo.
Riusciamo a scansare la pioggia. A Mezzogiorno sono a casa, pago della mattinata sportiva ed ebbro dei miei gas (cit. Elio) causa digestione tardiva!