mercoledì 29 ottobre 2014

Venice Marathon, Asla e Oll Scars…e Sant’Andrea di Barbarana

Venice Marathon! E’ evidente che la competizione catalizzi la nostra attenzione, oltre a quella di migliaia di persone. Anche quest’anno diversi rappresentanti Oll Scars hanno preso il via, in una giornata splendida meteorologicamente parlando e magica, per l’atmosfera della competizione.
Nel dettaglio, i tempi dei nostri.


Bravi tutti!! Portare a termine una maratona, al di là del tempo necessario, lascia sempre delle emozioni straordinarie. In modo speciale, se fatta come hanno scelto i nostri Andrea Bernardi e Stefano Cotali: correndo con A.S.L.A., la onlus che si occupa dei malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica, accompagnando lungo il percorso i 4 amici, colpiti da questa malattia, desiderosi di correre la Venice Marathon. Credo che nulla di più chiaro possa spiegare questa esperienza, come le parole di Andrea, nel post gara:

Che dire...
42.195 metri di allegria...
42.195 metri di applausi...
42.195 metri di emozioni...
Qualche metro per piangere!


Stefano Favretto, alla sua seconda maratona ci dice:

Io ero uno degli atleti BLASONATI (cit. Attilio, vedi sotto, ndr) alla Venice Marathon. Alla mia seconda esperienza da "maratoneta" posso dire che la corsa è stata bellissima. Lungo il percorso, inizialmente bello, pieno di musica e gente tifosa mi sono gustato il panorama della riviera del Brenta,il triste passaggio attraverso la zona industriale di Marghera, la città di Mestre mai vista da dentro ed infine la parte finale dentro Venezia attraverso luoghi mai esplorati.
Fantastica giornata. Sono riuscito nella mia nuova sfida ad arrivare alla fine, risultato mai scontato visto la tanta gente al traguardo in infermeria.
Ho spento io le luci visto il tempo di 5h10’34” per arrivare alla fine. Ma va bene così ho migliorato il tempo di Roma di 18 minuti.

[UPDATE 30/10/2014]
Fabio Rainato ci racconta la sua Venice Marathon, vai qui.


Oltre alla maratona, quest’anno gli organizzatori hanno previsto una gara non competitiva, di circa 10 km, direttamente sul percorso della maratona. E precisamente gli ultimi 10 km di gara, dal parco San Giuliano a Riva dei 7 Martiri, passando quindi per il ponte della Libertà e affrontando tutti i 14 ponti successivi che portano al traguardo. Ottima la risposta del pubblico, che ha polverizzato in breve tempo tutti i 2000 pettorali disponibili. Nelle parole di Attilio Moregola la descrizione della manifestazione:

Domenica è stata disputata la Venice Marathon, che  era uno dei miei obiettivi stagionali. Non avendo potuto preparala per un insieme di motivi, ma sentendo il richiamo dell'evento mi sono iscritto alla VM10KM (gli ultimi 10KM della maratona, una nuova manifestazione che è alla prima edizione). I partecipanti erano poco più di  2000 ( limite imposto dall'organizzazione).
Siamo partiti dal parco San Giuliano ed arrivati in Riva 7 Martiri, percorrendo la stessa strada degli atleti più blasonati.
La corsa è stata bella nel complesso, salvo qualche piccolo dettaglio riguardo l'organizzazione  (pochi bagni chimici alla partenza, attesa di 1 e 1/4 del bus che doveva riportarci dal Tronchetto a San Giuliano, nessuna indicazione di ordine d'arrivo; il bigliettino del "Sei arrivato n… " lo danno anche nelle corsette di paese).
In compenso Venezia con una giornata così è sempre spettacolare e correrci è molto particolare e suggestivo. Prima di ieri ci avevo corso solo per non perdere il treno quando ci lavoravo.
Per quanto riguarda il risultato sportivo ho fatto il mio PB sui 5 km con 22.07 (reale).
Il tempo finale totale è stato di 44'48'' (stimato con un algoritmo che teneva conto della media dei 3 km precedenti gli ultimi 2, perché il mio GPS ha fatto un po' le bizze negli ultimi 2 km ed ha pensato che avessi attraversato a nuoto dalla Punta della Dogana a San Marco, invece di aver fatto il ponte mobile).
Ed ora non vedo l'ora di sfidare me stesso l'anno prossima con la vera Venice  Marathon.

Tralasciando la competizione veneziana, il calendario sociale Oll Scars prevedeva la “Caminada su e so par Sant’Andrea” a Sant’Andrea di Barbarana, giunta alla sua 27esima edizione. Ancora folta la presenza di Oll Scars.

Domenica ho fatto gli 11 km (veri) di S.Andrea di Barbarana con il tempo di 58' e 14".
Luca Tondello



Domenica per la prima volta ho partecipato alla Corsa di Sant'Andrea di Barbarana, la gara si tiene sempre nella stessa domenica della Venice Marathon e negli anni precedenti mi vedeva sempre impegnato. Giornata di sole stupenda, molta gente, stavolta però non corro, sono in compagnia della mia dolce metà e si parte per gli 11 km con una camminata veloce. Bello il percorso, con prima parte in asfalto poi sterrato, ma per fortuna niente fango, buoni i ristori, ce ne sono tre lungo il tracciato, ottimo il ristoro finale. Avendo camminato non guardo il tempo (credo intorno all'ora e 50), so solo che lungo il percorso tutti i miei compagni mi superano e 500 metri prima dell'arrivo il buon Stefano mi saluta, oggi tocca a lui correre la Anto è baby sitter.....Aspetto la premiazione e mi stupisco nel vedere sia la quantità che la qualità dei premi, veramente importanti....
Corsa assolutamente da rifare e da partecipare in massa come Polisportiva.
Buone corse a tutti.
Paolo Gaiotto


Bella corsa anche per me, io ho fatto i 21, da un lato speravo in più sterrato, dall'altro dopo certi tratti sconnessi e poco calpestati nei campi ero contento di ritrovare la strada. Sono partito 15 minuti prima per non far aspettare troppo la sorella che faceva gli 11 e mi son goduto i primi 7 km in solitaria sull'argine verso Zenson (quasi sbagliavo strada). Temperatura fresca perfetta che mi ha fatto correre molto meglio di Treviso, dal mio GPS quasi 21,4 km in 1h50’14”.
Note negative: il secondo ristoro (per me agli 11 circa) era condiviso con quelli dei 5 e degli 11, ho trovato una mandria parcheggiata in 3a fila che mi ha fatto desistere sperando nel successivo ai 15-16 dove ahimè ho trovato solo ACQUA!
I 3 matti con la moto da cross che si son smessi a sgasare di cattiveria per un vigneto e mi han fatto correre 200 metri nel fumo di scarico!
Porten pazienza dai.
Alessandro Finotto


Ola’ a tutti
Giornata autunnale perfetta, aria frizzante, sole tiepido...e tanta gente!
Ho deciso per gli 11 km perché dovevo essere a casa presto (la griglia mi aspettava)...e quindi PAM si parte senza indugi...saluto gli amici OLL SCARS anche oggi ben nutrita la compagnia...piacevole il percorso, sterrato, curve, dritto, asfalto...sterrato...un alternarsi dove le gambe trovano sempre spinta e piacere!! 11 km in 49’52”

Andrea Bonato



21 km in 1h 45 minuti 17 secondi nonostante una serata difficile ^_^
Lino Giurin


Presente a S. Andrea, ho corso i 21,200 km  in 1h35’40”.
Giancarlo Brollo


Poi, come al solito, qualcuno prende una strada diversa e partecipa a qualche altra competizione non prevista. Ad esempio il nostro Ermete Pastorio, che ci racconta:

Ciao. Oggi mi sono goduto una corsa spettacolare: Trail del Conero (Ancona). Non ci sono parole per descrivere la bellezza dell'ambiente e la stranezza di correre in montagna passando per la spiaggia. Il percorso è veloce con salite ripide e discese dolci e lunghe nella vegetazione, tra ginestre e corbezzoli (e mi sono anche fermato a mangiare gli squisiti frutti del corbezzolo). Sono stato costretto a fermarmi varie volte per le foto al paesaggio. Il ristoro a metà percorso, completo di tutto, perfino la birra. Tutto ben segnalato. Time 3h52’ (23 km disl 1500).


Parte del percorso.

Ermete ed il panorama.

Infine, ci sono quelli che per un motivo o per l’altro, decidono di correre per conto proprio fuori dalle porte di casa, magari per allenamenti personalizzati o per tempi stretti. Fabrizio Rosso ha qualcosa da raccontarci in proposito:

Domenica mattina ho cercato di star vicino, col corpo e nello spirito, agli Scars impegnati sulle varie distanze, a Venezia e non, vergando le strade di San Donà/Mussetta col sudore della fronte e non solo.
M'aspetta il classico lungo di 36 km in ottica maratona di Torino.
Partenza ore 7.00 da casa mia, in località Borgovecchio, con un cielo splendidamente terso, un'arietta invero pungente e davvero poca voglia di star sulle gambe per quasi tre ore, il ché potrebbe rappresentare un vero problema, nello specifico.
Opto per un circuito di circa 11/12 da ripetere più volte.
Passano i km e cervello e gambe reagiscono sempre meglio: merito soprattutto dell'assistenza e della compagnia del grande Max, fidato scudiero in bici e prossimo Oll Scars.
Termino in ottima progressione. 



Facce da lungo.

Io e Max rientriamo a casa mia per un caffè, prima di salutarci. Accendiamo la tele, sintonizzandoci sulla maratona di Venezia: sono partiti da 45'. Le gazzelle degli altipiani corrono leggere verso la vittoria a ritmi prodigiosi!
Giusto il tempo di rivolgere il pensiero agli amici fossaltini, impegnati anch'essi nella Venicemarathon alla ricerca dei più disparati obiettivi, ed iniziano ad arrivare messaggi da Cristian con i primi crono di passaggio dei nostri.
E' il prodigio della maratona con il suo impareggiabile carico di coinvolgimento emotivo e simbolico.



La Venice Marathon in tv.

mercoledì 22 ottobre 2014

Il vino nuovo…è sempre buono!

Corsa del Vino Nuovo a Salgareda, l’unica competizione in calendario per domenica 19 ottobre per il gruppo fossaltino. Al via ben 16 canotte arancio!
Non solo 10 abbondanti o mezza maratona…il periodo è florido di maratone, pertanto più di qualcuno ha sfruttato entrambi i circuiti di gara per i lunghi d’allenamento. Vediamo cosa ci dicono.

Ciao Oll Scars, ho fatto i 10 di Salgareda in 53’25”.
La corsa carina, ma un solo ristoro, peccato.
Stefano Favretto


Ciao Oll Scars. Sempre molto bello correre a Salgareda. Oggi ho corso in scioltezza i 10 km in 54' 20". Divertito.
Massimo Bonato


Oggi anche io ho fatto i 10 km di Salgareda (dovevano essere 21, ma un piccolo incidente domestico, mi ha fatto cambiare idea a malincuore). Folta la pattuglia di “Scars" divisi sulle 2 distanze, folta anche la presenza di partecipanti.
Suggestivo il passaggio nel parco  di villa Molon. Direi molto buono il ristoro finale.
Per la cronaca ho chiuso in 46’01”.
Attilio Moregola


Prima volta per me a Salgareda. Sono rimasto sorpreso per il gran numero di runner che si sono presentati al via e per la buona organizzazione dell'evento. Altra bottiglia di vino portata a casa come pacco gara dopo quella di Orsago, se continua cosi mi faccio una cantinetta in garage!!!! Ho fatto i 21 Km e con grande sorpresa ho scoperto che il percorso era quasi x intero su strada, scorrevole e soprattutto senza fango. Per la cronaca mancavano 300 metri ai 21 Km, con un tempo di 1h32’22”.
Giancarlo Brollo


Ola a tutti...Km 20,70 in 1h43’32”.
Cominciamo a caricare i km domenicali. Percorso noioso…a parte il passaggio in villa Molon.
Ottima compagnia con Stefano Cotali. Ci siamo spinti assieme fino al 16 km...ad un buon ritmo...
Andrea Bonato


Ciao ragazzi, oggi mi sono presentato al via dei 10 Km in quel di Salgareda, tante maglie arancioni presenti, ben suddivise tra i 10 e i 21 km. Corso all'inizio con la Anto poi lei decide per il lungo, ha il marito a casa che fa da baby sitter, quindi pensa bene di correre il più possibile e prendersi due ore di libera uscita........... scherzi a parte mi ritrovo ovviamente a correre da solo, visto il periodo, con un ritmo tranquillo. Qualche tratto di sterrato, uno ben fangoso, poi bello il passaggio in Villa Molon, a proposito domenica 27 cantina aperta, tempo di bere un prosecchino........ analcolico trasparente cioè un bicchiere d'acqua e via fino all'arrivo. Per la precisione erano 10km e 250 metri; chiuso per la cronaca in 59’38”, pazienza, ma ora come ora va bene così. Particolare la partenza con il sorvolo dell'aereo con fumogeno: a quando le frecce tricolori???????
Paolo Gaiotto


A Salgareda c'ero anch'io.
Sono partito alle 8:15 per fare il giro da 10 (51’14”) e poi ho fatto quello da 21. Tempo totale 2h37’09”.
Ottimo per me, in vista di Firenze il 30 novembre.
Ciao a tutti!
Alberto Teso


Ciao Oll Scars, a Salgareda c'ero anch'io e ho corso i 10 abbondanti in 48' e finalmente, con mia grossa soddisfazione, torno a girare con tempi dignitosi! L'organizzazione è stata ottima e se si parcheggiava nelle zone indicate veniva garantita la sorveglianza delle auto da parte dei volontari....BRAVI, COSI’ SI FA!!!!
Fabio Rainato


Domenica mattina. E' quasi novembre anche se pare maggio.
Un nutrito stuolo di scarsoni si cimenta sulle varie distanze (10.450 mt e mezza maratona) proposte dall'ennesima tappa CPT in quel di Salgareda.
Pochi istanti prima del via, un assembramento di runners che, manco fossimo alla maratona di New York, col naso all'insù, assiste al transito di un piccolo aereo che passando sopra l'area di partenza/arrivo saluta, lasciando una scia bianca.
Confido non si tratti di un esperimento governativo.
Alle nove in punto si parte. Bolgia infernale nelle prime file. Ci sono pure un ugandese ed un burundiano. Per fortuna dopo duecento metri, si gira a sinistra, imboccando un ampio rettilineo. Io parto troppo allegro e pago nella seconda metà. Chiudo in 38'16" i 10.3 km rilevati dal mio garmin.
Percorso promosso: scorrevole in condizioni di meteo asciutto, pur presentando parti sterrate in mezzo ai vigneti. Nel tratto all'interno dell'azienda agricola (quarto km, se non ricordo male), caratteristico.
Ristori non pervenuti, nel senso che non ho elementi per giudicarli, non avendone usufruito.
Organizzazione rodata, alla quale muoverei un unico appunto: posizionate i cartelli chilometrici Lungo il percorso! Nella 10 km non c'erano.
Compagnia Oll Scars mai meno che piacevolissima.
Fabrizio Rosso


Dopo aver “fallato” l’obiettivo della mezza di Treviso (ma non si può sempre pensare di migliorarsi, qualche passo falso è nel normale svolgersi degli eventi) comincio ad allungare il chilometraggio per il prossimo obiettivo, che è la maratona di Firenze. L’allenamento odierno prevede 2h30’ sulle gambe, ad un ritmo a sensazione…tradotto in km, significa raggiungere i 27/28.
Abitando vicino a Salgareda, decido di andarci direttamente di corsa, correre circa 40’ prima dell’inizio della gara e poi accodarmi al gruppo dei 21 km, per l’altra ora e 50’ di allenamento rimanente. Ho però dimenticato un piccolo particolare: la sosta forzata al banco dell’iscrizione alla manifestazione…così mi accodo al gruppo con “soli” 35’  di corsa. Qualche centinaio di metri con Andrea Bonato e Stefano Cotali, ma poi li lascio andare al loro ritmo. Il bivio 10/21 si presenta quasi subito, pertanto il gruppo di corsa si divide e poco dopo si sgrana parecchio, quindi corro praticamente in solitaria. Non ho riferimenti chilometrici della gara, perché il mio garmin è attivo da quando sono partito da casa e segnalazioni non ce ne sono, mi oriento pressappoco. Bello il passaggio in villa Molon, peccato non poter fermarsi a degustare un bicchiere di vino………per il resto, percorso completamente asfaltato e pianeggiante, direi veloce, ma un po’ anonimo.
I km passano abbastanza in fretta, sembro reggere bene, senza particolari problemi. Finalmente al 16esimo c’è la segnalazione del km, con lo spray a terra, pertanto riesco a capire che rispetto alla distanza di gara, ne ho fatti poco più di 6 in aggiunta. Arrivo quindi al traguardo con un tempo complessivo di 2h22’. Sì, ok, mi mancano 8’ di allenamento, ma mi mancano anche 3 km da fare per tornare a casa, ai quali penserò dopo il ristoro :-)
Cristian Fuser

martedì 14 ottobre 2014

Treviso, Pordenone, Orsago, Garda

Altra domenica in cui l’arancione Oll Scars va a farsi valere in giro per il Triveneto, in numero considerevole. Occhi puntati sulla prima edizione della Treviso Half Marathon, dove i “fossaltini” impegnati sono ben 9. L’umidità, padrona di casa in questa domenica di metà ottobre, non facilita la ricerca della prestazione. Ecco i tempi dei nostri:

2014-10-14 14_02_13-Timing Data Service - 1a Treviso Half Marathon

L’altra competizione del calendario sociale Oll Scars era l’Itinerario dei Castelli di Orsago. Ce ne parlano direttamente i nostri atleti.

Gran bella giornata ad Orsago: 6 canotte arancioni si sono fatte vedere anche da queste parti. Con me oggi hanno corso Massimo, Giancarlo, Andrea B., Andrea M. e Aldo; 2 per la 13 km (Andrea B. e Aldo) e gli altri per la 24.
Giancarlo vince per distacco, io miglioro di 5 minuti il mio tempo dello scorso anno. Percorso e giornata stupendi e avvicino il mio obbiettivo dei 30.000 mt di dislivello positivo entro fine anno.
Lino Giurin


Era la mia prima volta a Orsago e non pensavo di trovare così tanta gente, troppa...A dir la verità la gente non sarebbe mai troppa, basterebbe che i camminatori partissero allo start.....vabbè, pazienza.
Tornando alla gara, bel percorso (peccato per il fango su una buona parte del percorso) e ottima l'organizzazione con un ristoro finale eccezionale.
Prima della partenza io e Andrea B. abbiamo corso 4 Km e poi abbiamo fatto la 13.
Per la cronaca ho chiuso in 1h 14' 30".
Aldo Serafin


Orsago si conferma una delle corse più seguite e meglio organizzate...compresi ristori e pacco gara che, per chi faceva i 24 km, prevedeva una caciotta di quasi un Kg e una bottiglia di vino rosso. Il percorso della 24 Km è impegnativo, ma da anche grandi soddisfazioni...ho terminato la corsa in 1h58’08”.
Giancarlo Brollo


‎Ola'...a tutti!
Ho fatto la 13 in compagnia di Aldo. Anche questa corsa merita le 5 stelle...percorso misto ‎collinare...divertente...non impegnativo...ristori abbondanti...finale con pane, salame, formaggio, prosecco...alla faccia del colesterolo.
Ho chiuso con 1h00’37”.
Andrea Bonato


Poi, il nostro audace “Forrest Gump” Ermete Pastorio ha ripreso la marcia verso il suo obiettivo delle 10 maratone nell’anno in corso, questa volta sul lago di Garda, per l’8a edizione della Garda Lake Marathon. Corri Forrest!!! E complimenti ;-)

Il Garda ci ha regalato una meravigliosa giornata. Ero andato in crisi al km 33, credevo di essere arrivato al capolinea e invece, poi, sono ripartito e ho chiuso con un miracoloso 3h45’. La maratona è una scuola di vita: mai arrendersi. Cosa ho imparato oggi? Una ragazza aveva un bella scritta sulla maglia: "quello che il bruco chiama fine del mondo, noi la chiamiamo farfalla".
Ermete Pastorio


Ultimo, ma non ultimo, il Freccia Rosso ha portato i nostri colori alla Maratonina dei Borghi, a Pordenone. Fabrizio, a te la linea!!

12 ottobre 2014. Ore 9.35. Al via della mezza di Pordenone, risuona nelle mie orecchie:


Oggi non ho molta voglia di correre. Sto per partire e non ho appunto voglia di aggredire (con due g) l’asfalto.
Sarà la cappa di umidità avvolgente abbinata al crescente calore umano generato dall’effetto pressa nelle prime fila, in continuo aumento causa problemi tecnici al meccanismo di rilevazione, fatto sta che, allo sparo, in un attimo sciolgo gli indugi e decido di partire forte ma solo per tornare a respirare un po’.
Davanti, una batteria di keniani transita al primo km in 3’12”. Sono già distanziato di 20”. Anche in questa occasione, li lascerò andare a vincere in un motto di estrema magnanimità.
Visto che comunque il ritmo è allegro e le gambe rispondono bene, m’impongo di tenere l’andatura il più possibile. Fin da subito mi accorgo che il percorso non è propriamente filante, presentando saliscendi continui.
Attorno all’ottavo km la prima salitina importante presenta il conto in termini di rallentamento sostanziale. Bado a gestire perché saltano fuori i miei soliti problemi biomeccanici.
Praticamente corro in solitaria fino al tredicesimo km. A quel punto trovo compagnia e con due runner affronto la parte più tosta della corsa. Nel frangente, sento che il livello di fatica che sto facendo è piuttosto alto.
Il quindicesimo km consta di un amabile rettilineo in salita di cui si scorge a malapena la fine. Proprio in questo tratto, passiamo vicino alla mia macchina, parcheggiata in prossimità dello stadio comunale e la tentazione di fermarmi è forte.
Nei miei programmi questa trasferta a Pordenone avrebbe dovuto essere piuttosto tranquilla ma il percorso si sta rivelando più insidioso che mai.
Dopo la salita, arriva anche una leggera discesa, preludio di un'altra salita. Qualsiasi proposito di forzare viene meno. I saliscendi tagliano le gambe. Almeno le mie.
Fortunatamente, all’altezza del diciannovesimo km, riconosco la via che conduce al centro. Ovviamente, come sempre mi accade, galvanizzato dal fatto di attraversare il centro storico cittadino e favorito da una impercettibile discesa, le gambe riprendono a girare bene sui ritmi di inizio corsa.
Al cartello del ventesimo, mi rendo conto che la manna è già finita, cioè che si è costretti ad imboccare la ciclabile che, da una laterale del centro, conduce al rettilineo finale che porta al traguardo.
Chiudo senza sprintare in 1h22’18”, senza infamia e senza lode. Avevo preventivato una chiusura in 1h22’30”, senza però  il gioco al massacro dei km centrali. Avessi saputo che il percorso sarebbe stato così duro, non credo avrei corso questa maratonina dei borghi.
Mentre mi dirigo alla macchina, il lettore MP3, ancora acceso, riprende dall’inizio la tracklist di brani musicali preparata per l’evento: “prova a star con me un altro inverno a Pordenone …”
Pro: percorso tosto ma molto bello (anche se non ho avuto le forze nel tratto centrale per guardarmi troppo attorno), logistica e ristori ben organizzati.
Contro: poco pubblico lungo le strade, pacco gara miserrimo (maglietta tecnica col logo della manifestazione, destinata alla Caritas), comunicazione istituzionale approssimativa (web e social).

Fabrizio Rosso

Nel pomeriggio poi si è svolta la festa della nostra polisportiva. Nel palazzetto dello sport di Fossalta di Piave si è svolta la presentazione delle varie squadre che compongono la Polisportiva Fossaltina e la premiazione degli atleti più meritevoli, disciplina per disciplina.
Anche noi quindi abbiamo premiato il runner che in questa stagione si è distinto per meriti sportivi. Partecipare e portare a termine una competizione di 100km non è per niente facile, figuriamoci se sono 2 e a distanza di 2 mesi scarsi l’una dall’altra!! Il premio quindi è andato a Francesco Brussolo, finisher del Passatore e della 100 km di Asolo. Complimenti Francesco!!

mercoledì 8 ottobre 2014

La maratonella…manna per i “veneziani”

In questo periodo, diversi dei nostri Oll Scars puntano l’obiettivo alla Venice Marathon. Ed a 3 settimane dall’evento, la Maratonella di Campalto capita a fagiolo per l’ultimo lungo, oltre che respirare l’aria del percorso della maratona.

Anche per questa edizione, i nostri portacolori non potevano mancare. Stefano Cotali, Giancarlo Brollo, Fabio Rainato, Francesco Brussolo…e la cronaca affidata a Fabrizio Rosso:

Maratonella 2.0.1.4.: corsa dei tre parchi, tre ponti, tre boschi, tre forti. Cade sull’evento di Campalto la scelta di provare la tenuta sul trentello.
Viaggio in direzione Campalto in ottima compagnia: Fabio e Francesco cercano conferme sulla strada per Venicemarathon. Parcheggio enorme messo a disposizione dagli organizzatori che dal punto di vista logistico risulteranno ineccepibili. Gli stessi peccheranno purtroppo sotto altri profili che indicherò in seguito.
Incontro Enrico, vecchio amico ex-compaesano e compagno di molte corse, e tra una chiacchiera e l’altra dopo il caffè d’ordinanza, imbastisco un riscaldamento formato mignon (5’ corsetta + immancabili allunghi).
Mi allineo alla partenza: la giornata promette bene. Il meteo soleggiato saluta i circa 600 runners impegnati nella competitiva. Il deejay offende i timpani, almeno i miei, con della dance d’accatto sparata a palla e decisamente fastidiosa. Per fortuna, il mio inseparabile lettorino mp3 mi soccorre: “Oh, oh-oh I got a love that keeps me waiting....I'm a lonely boy”.
I Black Keys allietano la mia solita partenza a palla: primo km coi primi (3’32”). Secondo km con un po’ più di giudizio. Al terzo km mi stabilizzo su un ritmo ragionevole anche perché, in questa fase, lo sterrato non propriamente battuto non favorisce certo gli appoggi.
Attorno al quinto km entriamo nel primo dei tre boschi previsti di cui ignoravo bellamente l’esistenza. Molto bello, un polmone verde nei pressi di una bruttura suburbana qual è Mestre. Si procede entrando ed uscendo attraverso altre aree boschive molto suggestive che non saprei ricollocare a memoria. D’altro lato, un percorso così tortuoso avrebbe meritato delle segnalazioni migliori.
Attorno a metà gara, riconosco le stesso identico percorso della mezza di Mestre: inizio a gestire. Non sto correndo affatto bene, molto storto, ma i km passano ed il ritmo non pare risentirne troppo. Corro da solo. Sono al diciottesimo ed inizia a materializzarsi il San Giuliano. In pochi minuti ci sono dentro. Inizia ad alzarsi il lezzo della laguna e si solleva pure una decisa brezza contraria. Fortunatamente comincio a recuperare qualche “zombie”, partito troppo forte ed i sorpassi m’infondono fiducia. A mia volta vengo superato da tre/quattro runners che giudiziosamente affrontano la gara in progressione.
Sono al venticinquesimo km con i riferimenti del garmin totalmente sballati ed una gran sete: si esce dal Parco, percorrendo una stradina sterrata stretta e molto bella, il Troso di Campalto, con, su di un lato, un piccolo canale di raccordo con delle imbarcazioni tipiche, ad un livello più alto della stradina di gara. Arrivo al ristoro e non vedo l’ora di bere. Non mi passano niente: bicchieri vuoti e totale assenza di bottigliette da mezzo. All’ultimo, preda della disperazione, arpiono una bottiglia da litro e mezzo e riesco a dissetarmi. Come ai precedenti ristori, non ho trovato quasi nulla da bere. Evidentemente gli addetti sono troppo lenti a riempire bicchieri o a esporre le bottigliette da mezzo sui banconi e dopo il transito dei partecipanti alle non competitive, per noi della competitiva, non sono riusciti ad organizzarsi per tempo.
Soprassiedo! Mancano cinque km e comincio a sentirmi stanchino: si alza leggermente il ritmo. Comunque sto bene e negli ultimi cinque minuti decido di accelerare un filo. Lungo il rettilineo finale, do il cinque a due/tre bimbi sorridenti.
Taglio il traguardo soddisfatto in 2h03’13”. Il percorso non omologato risulta ben più lungo dei trenta km indicati dalla rilevazione ufficiale TDS ed il posizionamento dei cartelli sfalsato.
Traendo le fila, percorso stupendo, ristoro finale apprezzabile, atmosfera amicale. Aspetti migliorabili: una più attenta segnalazione del percorso in certi punti critici, necessità di ristori dignitosi in gara, corretta misurazione del percorso.

Non tutti a Campalto però. Attilio Moregola ha scelto la prima edizione della Forest Run, sul Cansiglio. Il racconto della gara al link seguente.

1a Forest Run, di Attilio Moregola

giovedì 2 ottobre 2014

Gli Eroi non sono a Quarto!

Domenica interessante per i podisti fossaltini, che possono scegliere una piana a Quarto d’Altino o una collinare a Povegliano. Decisamente la scelta è stata per Quarto d’Altino, dove il “fiume arancio” si è ritrovato numeroso! Interessanti le notizie che ci giungono!!

Finalmente dopo tanto tempo si ritorna a correre!!!!!!!!!!
Domenica mattina sveglia ore sette,c'è già un bel sole, colazione, preparo la borsa e via... ritrovo con Aldo e Moreno che ci fa da autista ci dirigiamo verso Quarto d'Altino, appena salgo in macchina le prime parole sono"come ai bei tempi" si respira aria di corsa, di corse....reduce da un problema fisico che mi ha tenuto lontano per diversi mesi dalle corse sociali, stamane ho rincontrato compagni che non vedevo da un po'; eravamo un bel gruppo e i nostri colori sociali, un bel arancio nero, spiccava tra gli oltre 700/800 partecipanti,solo io Aldo e Moreno decidiamo di fare i nove km, tutti gli altri si buttano sulla 19.
Via! si parte e dopo un giro di piazza il serpentone di atleti si allunga lungo il percorso, cerco di prendere un buon ritmo e dopo il primo ristoro aumento un po', arrivo al bivio dei 9 km riconosco la strada e cerco di allungare, manca poco all'arrivo ma sembra non arrivi mai....... finalmente si sbuca dal sotto passo e ci si immette nel rettilineo finale, ultimo allungo e ci siamo..è finita!  Per la cronaca ho fatto i 9 km in 48 minuti,tempo rilevato da Aldo che mi ha preceduto all'arrivo, ma sinceramente non ho mai guardato il tempo l'importante oggi era arrivare e assaporare il clima "agonistico" dopo tanto tempo......buone corse a tutti!!!
Paolo Gaiotto


Ebbene sì, il nostro campione sociale 2013 ritorna a calcare l’asfalto, anche se ora è tardi per tentare di difendere il titolo acquisito lo scorso anno. Ma poco importa, noi lo volevamo di nuovo presente!!


Prima di tutto un bentornato alle corse a Paolo,  mi sembra doveroso ...
Ero anche io a Quarto d'Altino domenica assieme a molti altri.
Dopo la partenza , come mi capita nelle ultime gare, ho provato a tenere per un po' il ritmo dei 3 moschettieri (Antonio, Giancarlo e Francesco Brussolo); sono stato a debita distanza, circa 100m, fino al 9° Km circa, poi loro hanno preso il largo.
Il percorso è stato bello soprattutto la parte lungo il canale , piena di curve che hanno un po' movimentato la corsa e l'ultima parte dentro il boschetto che costeggiava il  Sile.
E' stato simpatico sbucare al museo di Altino e vedere i turisti stranieri, in gita al sito archeologico, che guardavano anche i moderni runners nipotini di Filippide.
Durante la corsa ho tenuto sempre un buon ritmo e  alla fine mi sono accorto di aver fatto il mio personale sui 19km con 1h28'.
Dopo le ultime 2/3 settimane con corse nella campagna trevigiana/veneziana, domenica prossima si passa alla foresta del Cansiglio. La Forest Run con i suoi 24 km di sentieri di montagna penso e spero sarà una corsa molto bella.
Attilio Moregola



Ola' a tutti,
Paolo ora giù di pancia!!
Domenica perfetta...percorso veloce...bella gente...
Noi 19enni siamo partiti tutti assieme, ma dopo i primi km, il terzetto che ambisce alla classifica aumenta il ritmo e...spariti!!
Rimango in scia di Attilio...ma anche lui tiene un buon passo...e allunga..
Trovo il Fabio...gli do' la scossa a non mollare...e tiro dritto‎!
Alla fine 1h31'...soddisfatto del procedere...
Andrea Bonato



Splende il sole domenica a Quarto d'Altino, la temperatura è quella giusta per correre e la compagnia di canotte arancioni si ritrova nel piazzale davanti alla chiesa. Ore 9, si parte...insieme a Francesco ed Antonio formiamo un trio e per 15 km ci gustiamo lo splendido percorso in compagnia. Al 16 Km Francesco allunga ed io mi stacco di un centinaio di metri, ma sono contento della mia corsa e proseguo senza mollare...dopo un po’ vedo Antonio allungare su Francesco dirigendosi verso il traguardo...Complimenti ad entrambi!
Per la cronaca real time 1h24'30".
Giancarlo Brollo


Ma come suggerisce il titolo, non sono a Quarto d’Altino gli eroi, bensì al Trail degli Eroi!! 46,5 km con 2900m di dislivello positivo!!! E chi poteva partecipare, se non il nostro “veterano” Lino Giurin ed il nostro “Forrest Gump” Ermete Pastorio? Alla grande!!! Complimenti ad entrambi!!!

Una domenica da ricordare. Il Trail degli Eroi mi intimoriva, forse perché era la prima volta che andavo oltre i 42 o forse perché il Grappa è bello massiccio, fatto sta che, da neofita, mi sono presentato alla linea di partenza con un po’ d'ansia. Presente anche Lino, ma ci siamo visti solo alla partenza, nemmeno il tempo di scambiare qualche parola e siamo partiti. Nel buio il serpentone di luci si è avviato su per il versante della montagna, buia e fredda, lungo un sentiero impervio e tortuoso. Lino subito davanti e ci siamo persi. Poi sempre su. Senza sosta e senza chiacchierare. Si sentivano solo i rumori del bosco. Lentamente il bosco ha lasciato il posto al prato ed ho rivisto Lino davanti, l'ho raggiunto e assieme abbiamo percorso il tratto finale fino a Cima Grappa (2 ore e 45). In cima mi sono fermato a fare merenda e a rifiatare mentre Lino si allontanava. Ristoro (solo acqua) e poi giù in leggera discesa, su mulattiera militare. Abbiamo poi iniziato a salire e scendere sui prati alternando sentiero e zone erbose. Ho ritrovato e raggiunto Lino che però continuava a starmi davanti. Ancora discese e salite, ancora il bosco, mentre lino si allontanava inesorabilmente staccandomi di almeno 400/500 mt. La giornata magnifica e calda ci cullava. Incontravamo qualche raro turista ogni tanto. Una ragazza aveva male a un ginocchio e mi sono fermato qualche minuto per prestargli una pomata che avevo nello zaino.  Io ero senza Gps e non avevo idea del tempo. Mentre il nostro percorso serpeggiava sulle colline ho rivisto Lino davanti e, lentamente, l'ho raggiunto: mentre correva stava conversando con una signora. L'ho sorpassato per non reggere il "moccolo". Poi avanti sempre più stanco, ancora salita e poi lungo un sentiero in discesa nel bosco. A pochi chilometri dall'arrivo la musica è cambiata: il sentiero si è trasformato in un percorso a ostacoli tra sassi e radici. Sassi grossi come mele. Il sentiero stretto era occupato dai partecipanti della 30 km. Un calvario. Mi sono buttato nella discesa da incosciente, prendendo qualche bella botta sui sassi e Lino mi ha raggiunto a soli 2 km dall'arrivo. Poche parole tra noi, solo la stanchezza e il tentativo di rimanere concentrati sul percorso a ostacoli. Ci siamo presentati davanti al gonfiabile assieme e assieme abbiamo tagliato il traguardo: 7 ore e 40. Grandissima e piacevole sorpresa vedere Fabio Rainato all'arrivo che ci ha accolti con una birra. Bella e indimenticabile domenica. Docce fredde ma ristoratrici. Doppia pastasciutta e birra. Anche questa è fatta.
Ermete Pastorio