mercoledì 8 ottobre 2014

La maratonella…manna per i “veneziani”

In questo periodo, diversi dei nostri Oll Scars puntano l’obiettivo alla Venice Marathon. Ed a 3 settimane dall’evento, la Maratonella di Campalto capita a fagiolo per l’ultimo lungo, oltre che respirare l’aria del percorso della maratona.

Anche per questa edizione, i nostri portacolori non potevano mancare. Stefano Cotali, Giancarlo Brollo, Fabio Rainato, Francesco Brussolo…e la cronaca affidata a Fabrizio Rosso:

Maratonella 2.0.1.4.: corsa dei tre parchi, tre ponti, tre boschi, tre forti. Cade sull’evento di Campalto la scelta di provare la tenuta sul trentello.
Viaggio in direzione Campalto in ottima compagnia: Fabio e Francesco cercano conferme sulla strada per Venicemarathon. Parcheggio enorme messo a disposizione dagli organizzatori che dal punto di vista logistico risulteranno ineccepibili. Gli stessi peccheranno purtroppo sotto altri profili che indicherò in seguito.
Incontro Enrico, vecchio amico ex-compaesano e compagno di molte corse, e tra una chiacchiera e l’altra dopo il caffè d’ordinanza, imbastisco un riscaldamento formato mignon (5’ corsetta + immancabili allunghi).
Mi allineo alla partenza: la giornata promette bene. Il meteo soleggiato saluta i circa 600 runners impegnati nella competitiva. Il deejay offende i timpani, almeno i miei, con della dance d’accatto sparata a palla e decisamente fastidiosa. Per fortuna, il mio inseparabile lettorino mp3 mi soccorre: “Oh, oh-oh I got a love that keeps me waiting....I'm a lonely boy”.
I Black Keys allietano la mia solita partenza a palla: primo km coi primi (3’32”). Secondo km con un po’ più di giudizio. Al terzo km mi stabilizzo su un ritmo ragionevole anche perché, in questa fase, lo sterrato non propriamente battuto non favorisce certo gli appoggi.
Attorno al quinto km entriamo nel primo dei tre boschi previsti di cui ignoravo bellamente l’esistenza. Molto bello, un polmone verde nei pressi di una bruttura suburbana qual è Mestre. Si procede entrando ed uscendo attraverso altre aree boschive molto suggestive che non saprei ricollocare a memoria. D’altro lato, un percorso così tortuoso avrebbe meritato delle segnalazioni migliori.
Attorno a metà gara, riconosco le stesso identico percorso della mezza di Mestre: inizio a gestire. Non sto correndo affatto bene, molto storto, ma i km passano ed il ritmo non pare risentirne troppo. Corro da solo. Sono al diciottesimo ed inizia a materializzarsi il San Giuliano. In pochi minuti ci sono dentro. Inizia ad alzarsi il lezzo della laguna e si solleva pure una decisa brezza contraria. Fortunatamente comincio a recuperare qualche “zombie”, partito troppo forte ed i sorpassi m’infondono fiducia. A mia volta vengo superato da tre/quattro runners che giudiziosamente affrontano la gara in progressione.
Sono al venticinquesimo km con i riferimenti del garmin totalmente sballati ed una gran sete: si esce dal Parco, percorrendo una stradina sterrata stretta e molto bella, il Troso di Campalto, con, su di un lato, un piccolo canale di raccordo con delle imbarcazioni tipiche, ad un livello più alto della stradina di gara. Arrivo al ristoro e non vedo l’ora di bere. Non mi passano niente: bicchieri vuoti e totale assenza di bottigliette da mezzo. All’ultimo, preda della disperazione, arpiono una bottiglia da litro e mezzo e riesco a dissetarmi. Come ai precedenti ristori, non ho trovato quasi nulla da bere. Evidentemente gli addetti sono troppo lenti a riempire bicchieri o a esporre le bottigliette da mezzo sui banconi e dopo il transito dei partecipanti alle non competitive, per noi della competitiva, non sono riusciti ad organizzarsi per tempo.
Soprassiedo! Mancano cinque km e comincio a sentirmi stanchino: si alza leggermente il ritmo. Comunque sto bene e negli ultimi cinque minuti decido di accelerare un filo. Lungo il rettilineo finale, do il cinque a due/tre bimbi sorridenti.
Taglio il traguardo soddisfatto in 2h03’13”. Il percorso non omologato risulta ben più lungo dei trenta km indicati dalla rilevazione ufficiale TDS ed il posizionamento dei cartelli sfalsato.
Traendo le fila, percorso stupendo, ristoro finale apprezzabile, atmosfera amicale. Aspetti migliorabili: una più attenta segnalazione del percorso in certi punti critici, necessità di ristori dignitosi in gara, corretta misurazione del percorso.

Non tutti a Campalto però. Attilio Moregola ha scelto la prima edizione della Forest Run, sul Cansiglio. Il racconto della gara al link seguente.

1a Forest Run, di Attilio Moregola

giovedì 2 ottobre 2014

Gli Eroi non sono a Quarto!

Domenica interessante per i podisti fossaltini, che possono scegliere una piana a Quarto d’Altino o una collinare a Povegliano. Decisamente la scelta è stata per Quarto d’Altino, dove il “fiume arancio” si è ritrovato numeroso! Interessanti le notizie che ci giungono!!

Finalmente dopo tanto tempo si ritorna a correre!!!!!!!!!!
Domenica mattina sveglia ore sette,c'è già un bel sole, colazione, preparo la borsa e via... ritrovo con Aldo e Moreno che ci fa da autista ci dirigiamo verso Quarto d'Altino, appena salgo in macchina le prime parole sono"come ai bei tempi" si respira aria di corsa, di corse....reduce da un problema fisico che mi ha tenuto lontano per diversi mesi dalle corse sociali, stamane ho rincontrato compagni che non vedevo da un po'; eravamo un bel gruppo e i nostri colori sociali, un bel arancio nero, spiccava tra gli oltre 700/800 partecipanti,solo io Aldo e Moreno decidiamo di fare i nove km, tutti gli altri si buttano sulla 19.
Via! si parte e dopo un giro di piazza il serpentone di atleti si allunga lungo il percorso, cerco di prendere un buon ritmo e dopo il primo ristoro aumento un po', arrivo al bivio dei 9 km riconosco la strada e cerco di allungare, manca poco all'arrivo ma sembra non arrivi mai....... finalmente si sbuca dal sotto passo e ci si immette nel rettilineo finale, ultimo allungo e ci siamo..è finita!  Per la cronaca ho fatto i 9 km in 48 minuti,tempo rilevato da Aldo che mi ha preceduto all'arrivo, ma sinceramente non ho mai guardato il tempo l'importante oggi era arrivare e assaporare il clima "agonistico" dopo tanto tempo......buone corse a tutti!!!
Paolo Gaiotto


Ebbene sì, il nostro campione sociale 2013 ritorna a calcare l’asfalto, anche se ora è tardi per tentare di difendere il titolo acquisito lo scorso anno. Ma poco importa, noi lo volevamo di nuovo presente!!


Prima di tutto un bentornato alle corse a Paolo,  mi sembra doveroso ...
Ero anche io a Quarto d'Altino domenica assieme a molti altri.
Dopo la partenza , come mi capita nelle ultime gare, ho provato a tenere per un po' il ritmo dei 3 moschettieri (Antonio, Giancarlo e Francesco Brussolo); sono stato a debita distanza, circa 100m, fino al 9° Km circa, poi loro hanno preso il largo.
Il percorso è stato bello soprattutto la parte lungo il canale , piena di curve che hanno un po' movimentato la corsa e l'ultima parte dentro il boschetto che costeggiava il  Sile.
E' stato simpatico sbucare al museo di Altino e vedere i turisti stranieri, in gita al sito archeologico, che guardavano anche i moderni runners nipotini di Filippide.
Durante la corsa ho tenuto sempre un buon ritmo e  alla fine mi sono accorto di aver fatto il mio personale sui 19km con 1h28'.
Dopo le ultime 2/3 settimane con corse nella campagna trevigiana/veneziana, domenica prossima si passa alla foresta del Cansiglio. La Forest Run con i suoi 24 km di sentieri di montagna penso e spero sarà una corsa molto bella.
Attilio Moregola



Ola' a tutti,
Paolo ora giù di pancia!!
Domenica perfetta...percorso veloce...bella gente...
Noi 19enni siamo partiti tutti assieme, ma dopo i primi km, il terzetto che ambisce alla classifica aumenta il ritmo e...spariti!!
Rimango in scia di Attilio...ma anche lui tiene un buon passo...e allunga..
Trovo il Fabio...gli do' la scossa a non mollare...e tiro dritto‎!
Alla fine 1h31'...soddisfatto del procedere...
Andrea Bonato



Splende il sole domenica a Quarto d'Altino, la temperatura è quella giusta per correre e la compagnia di canotte arancioni si ritrova nel piazzale davanti alla chiesa. Ore 9, si parte...insieme a Francesco ed Antonio formiamo un trio e per 15 km ci gustiamo lo splendido percorso in compagnia. Al 16 Km Francesco allunga ed io mi stacco di un centinaio di metri, ma sono contento della mia corsa e proseguo senza mollare...dopo un po’ vedo Antonio allungare su Francesco dirigendosi verso il traguardo...Complimenti ad entrambi!
Per la cronaca real time 1h24'30".
Giancarlo Brollo


Ma come suggerisce il titolo, non sono a Quarto d’Altino gli eroi, bensì al Trail degli Eroi!! 46,5 km con 2900m di dislivello positivo!!! E chi poteva partecipare, se non il nostro “veterano” Lino Giurin ed il nostro “Forrest Gump” Ermete Pastorio? Alla grande!!! Complimenti ad entrambi!!!

Una domenica da ricordare. Il Trail degli Eroi mi intimoriva, forse perché era la prima volta che andavo oltre i 42 o forse perché il Grappa è bello massiccio, fatto sta che, da neofita, mi sono presentato alla linea di partenza con un po’ d'ansia. Presente anche Lino, ma ci siamo visti solo alla partenza, nemmeno il tempo di scambiare qualche parola e siamo partiti. Nel buio il serpentone di luci si è avviato su per il versante della montagna, buia e fredda, lungo un sentiero impervio e tortuoso. Lino subito davanti e ci siamo persi. Poi sempre su. Senza sosta e senza chiacchierare. Si sentivano solo i rumori del bosco. Lentamente il bosco ha lasciato il posto al prato ed ho rivisto Lino davanti, l'ho raggiunto e assieme abbiamo percorso il tratto finale fino a Cima Grappa (2 ore e 45). In cima mi sono fermato a fare merenda e a rifiatare mentre Lino si allontanava. Ristoro (solo acqua) e poi giù in leggera discesa, su mulattiera militare. Abbiamo poi iniziato a salire e scendere sui prati alternando sentiero e zone erbose. Ho ritrovato e raggiunto Lino che però continuava a starmi davanti. Ancora discese e salite, ancora il bosco, mentre lino si allontanava inesorabilmente staccandomi di almeno 400/500 mt. La giornata magnifica e calda ci cullava. Incontravamo qualche raro turista ogni tanto. Una ragazza aveva male a un ginocchio e mi sono fermato qualche minuto per prestargli una pomata che avevo nello zaino.  Io ero senza Gps e non avevo idea del tempo. Mentre il nostro percorso serpeggiava sulle colline ho rivisto Lino davanti e, lentamente, l'ho raggiunto: mentre correva stava conversando con una signora. L'ho sorpassato per non reggere il "moccolo". Poi avanti sempre più stanco, ancora salita e poi lungo un sentiero in discesa nel bosco. A pochi chilometri dall'arrivo la musica è cambiata: il sentiero si è trasformato in un percorso a ostacoli tra sassi e radici. Sassi grossi come mele. Il sentiero stretto era occupato dai partecipanti della 30 km. Un calvario. Mi sono buttato nella discesa da incosciente, prendendo qualche bella botta sui sassi e Lino mi ha raggiunto a soli 2 km dall'arrivo. Poche parole tra noi, solo la stanchezza e il tentativo di rimanere concentrati sul percorso a ostacoli. Ci siamo presentati davanti al gonfiabile assieme e assieme abbiamo tagliato il traguardo: 7 ore e 40. Grandissima e piacevole sorpresa vedere Fabio Rainato all'arrivo che ci ha accolti con una birra. Bella e indimenticabile domenica. Docce fredde ma ristoratrici. Doppia pastasciutta e birra. Anche questa è fatta.
Ermete Pastorio

giovedì 25 settembre 2014

Sulle strade dea britoea…e altro

Domenica sulla via del Sile, con la tradizionale corsa dea Britoea, in partenza da Dosson di Casier.
La parola a Fabrizio.

Domenica uggiosa: il primo giorno d'autunno saluta una moltitudine di podisti a Dosson di Casier per la corsa dea britoea.
Io e Francesco (Brussolo, ndr) arriviamo in loco con un certo anticipo per macinare km prima del via ufficiale.
In programma per entrambe un lungo sui 35/36 km, ognuno al proprio ritmo.
Il tempo dell'iscrizione e di un rapido saluto all'altro Francesco (Zamuner, ndr), che già stiamo percorrendo i primi km di quella che si prospetta una lunga mattinata di corsa.
Io ed il mio socio di giornata ci dividiamo, dopo circa un km.
Riesco ad inanellare 10.33 km prima di allinearmi al via ufficiale.
Nella bolgia di runner/camminatori pronti a partire, scorgo la macchia arancio ed in compagnia di Antonio e Giancarlo, pericolosamente intruppati per il primo km in un traffico delirante, faccio poi scorrere gradevolmente i 19 km e rotti di un percorso che, lungo la Restera, ha regalato fango a profusione ma anche scorci mirabili come quello del cimitero dei burci.
Stavolta, per allietare gli animi (?), non manco di impegnarmi in qualche sapida gag con gli addetti al percorso, alcuni indubbiamente "avanti col beveraggio".
Arrivo in compagnia di Antonio e procedo dritto, per completare i 35 km previsti: aspirante criceto, comincio a girare nell'area vicino al gonfiabile di partenza/arrivo, portando a casa 35 km e spicci con somma soddisfazione.
Tirando le somme: ristoro ok, percorso promosso malgrado alcuni passaggi troppo stretti, segnalatori narcolettici.
Quanto al mio crono, mi risulta impossibile ricostruirlo a posteriori con precisione. Mi rifaccio ad Antonio, essendo partiti ed arrivati assieme.
Saluti a casa!

Ottima la concentrazione di Oll Scars, presenti in 15 circa.

Non manca mai una corsa in altura, dove i nostri impavidi Lino Giurin, Federica Bazzo e Alessandro Bettiol portano i nostri colori. Questa domenica è stata la volta della corsa di Fregona.

Spazio anche ad una mezza competitiva: Stefano Cotali si è dato da fare nelle strade di Udine, per l’omonima mezza maratona.

mercoledì 17 settembre 2014

Monastier, Roncade e San Fior…più Mestre e Pordenone

Continua la “battaglia podistica” del “flusso arancio”. Anche questo week end il calendario sociale è stato ricco di eventi e…chi più ne ha, più ne metta!!
Abbiamo iniziato con la Tucorun di Monastier sabato 13/09 alle 18. Paolo Gaiotto, Andrea Bernardi ed Ermete Pastorio hanno preso parte alla competizione da 8,8 km. Singolare il fatto che il nostro Ermete, proprio sabato alle 15.40, ci scrivesse:

Io sono in fase tinteggiatura (sbianchisar) me par brutto correre col secchio della pittura in mano. Me sa che a Monastier non ci sono.

Per poi rettificare…

Ecco. Fatta corsa a Monastier, della Polisportiva eravamo Paolo Gaiotto, Andrea Bernardi ed io, contando anche mia moglie siamo arrivati a quattro. C'era qualcun altro? Bella corsa, tanta campagna e un pochino di fango (slimego per i tedeschi di sinistra Piave come Aldo). Veramente bello il passaggio nella cantina dell'Abazia, a vedere tutto quel vino mi sono commosso. Pastasciutta (mini) finale. Ben dai, bella tutto sommato. Time: 45’50” per km 8,8. Vabbe'.

Domenica invece il calendario prevedeva la Maratonina della Speranza a San Fior e la Corriestate a Roncade.
A San Fior c’è stata la partecipazione dei nostri “trailers” Lino Giurin, Massimo Saramin, Federica Bazzo e Alessandro Bettiol. Vediamo cosa ci dicono.

Ho fatto la maratonina di San Fior assieme a Massimo Saramin, Alessandro Bettiol e Federica Bazzo;
nonostante i 190 mt di dislivello positivo ho migliorato il mio pb in mezza maratona: 1h42’06” arrivando dietro di Massimo Saramin che ha terminato in 1h40’.
Lino Giurin


Oltre a Massimo e Lino, ieri alla Maratonina della Speranza c'eravamo anche io e Fede, io arrivato subito dopo Lino a 1h42’23” e Fede arrivata a 2h26’...anche noi finalmente abbiamo partecipato ad una corsa sociale!!! :-)
Alessandro Bettiol e Federica Bazzo


La partecipazione più massiccia degli Oll Scars l’abbiamo avuta in quel di Roncade, dove c’erano ben 11 nostri atleti: Giancarlo Brollo, Antonio Toscano, Attilio Moregola, Stefano Salmasi, Antonella Finotto, Cristian Fuser, Francesco Brussolo, Francesco Zamuner, Aldo Serafin, Ermete Pastorio, e Andrea Bonato. Spazio ai commenti.

Domenica ero a Roncade per i 19km. La corsa è stata bella a partire dall'atmosfera iniziale in mezzo alla parte fiera. Il percorso era suddiviso fra sterrato e asfalto in parti quasi uguali.
Io ho tenuto per 3/4  di gara il passo di Giancarlo e Antonio che correvano assieme e mi hanno fatto da punto di riferimento.  Ho chiuso in 1h.29m, buon passo per prepararmi alla Forest Run del 5 Ottobre. Ristoro magro.
Attilio Moregola


Confermo, bella corsa a Roncade. Si ricomincia a macinare Km e la fatica si fa sentire, ma va bene cosi. Ho chiuso in 1h26’50”.
Giancarlo Brollo


Anch'io ho corso a Roncade. Ricordavo più asfalto (ma forse mi sbaglio)...resta comunque una bella corsa con buona partecipazione di atleti...pian piano sto acquisendo un po' di regolarità e riesco a correre con costanza...spero di allungare nelle prossime corse…intanto ho fatto gli 11 km in 1 h e 1 min...
Aldo Serafin


Domenica ho corso a Roncade.
1h35’24”, buon tempo considerando che negli ultimi 4 mesi sono salito sopra i 10.000 solo 4 volte.
La gara è stata piacevole, c'era molta gente, il percorso: circa metà asfalto e metà sterrato.
Francesco Zamuner


Il mio percorso di avvicinamento alla Treviso Half Marathon prevedeva un allenamento progressivo di un’ora e mezza, suddiviso in 1h di CL, 20’ di CM e 10’ di CV. I 19 km di Roncade fanno al caso mio, perché in 1h30’ suddivisa come descritto, 19 km dovrebbero bastarmi ed avanzare…inoltre il clima gara e i ristori  lungo il percorso agevolano non poco questi allenamenti. Parto con Massimo, prossimo Oll Scars, per l’ora di CL, lui starà con me per i primi 4 km, che utilizza di riscaldamento prima del suo allenamento. Da subito ho le mie difficoltà tecnologiche: ho impostato il garmin per controllare il tempo e darmi le indicazioni di velocità…ma forse ho troppo sonno e quindi scatta il primo pasticcio: al posto di settare 1h, 20’ e 10’, setto 1’, 20” e 10”…cioè dopo un minuto e mezzo il mio allenamento è finito :-( pazienza, dopo il minuto e mezzo ripremo il bottone di start e controllerò a occhio tempo e velocità. Il percorso è bello, si alternano asfalto e sterrato. Sullo sterrato purtroppo c’è molto fango, serve attenzione per non finire a gambe levate. Nella prima ora resto in scia ad Andrea Bonato, una trentina di metri più avanti,  ma poi lui gira per gli 11. Al termine dell’ora sono perfettamente in linea, avendo ricoperto poco più di 12 km; è ora di accelerare un filo. Stoppo il parziale del garmin esattamente dopo l’ora, cominciano poi ad arrivarmi più segnali: ad ogni km (contando dall’inizio, quindi il 13esimo, 14esimo e così via…) e ad ogni km da quando ho stoppato il parziale (quindi poco più di 13, poco più di 14 e così via…) incasinandomi il controllo dell’andatura…ben!! Terminati i 20’ di CM, accelero ancora per gli ultimi minuti di CV, nei quali tengo i 4’30”, anche qui stoppo il parziale dopo i 20’ (un’ora e 20’ dall’inizio), un po’ prima del 17esimo km. Controllo il ritmo, 4’30” pressoché lineari, ma in prossimità del 18esimo km il mio garmin non suona, non mi scandisce il passaggio… c@zzo! Al posto di stoppare il parziale ad un’ora e 20’, ho stoppato proprio il garmin!!! Lo faccio ripartire e accelero un po’ per l’ultimo km. Alla fine, arrivo dietro Attilio di una decina di secondi, quindi con il tempo di 1h29’10” circa, sconfitto dalla tecnologia :-(
Cristian Fuser


Come al solito, spazio anche alle competitive fuori dal calendario sociale. Il nostro Luca Tondello continua le tappe della Coppa Pordenone, domenica proprio a Pordenone, chiudendo i 5,2 km in 23’46”.
Mezza maratona invece per Fabrizio Rosso e Andrea Bernardi, in quel di Mestre. Fabrizio ci racconta:

Domenica 14 settembre soleggiata in Piazza Ferretto: la cornice è conciliante. Vien voglia di correre!M'aspetta la mezza di Mestre da correre senza forzare al massimo: mi sento rilassato e pronto a partire.
Riscaldamento adeguato, 4 ciance con Andrea (Bernardi), anch'egli al via dei ventuno e mi allineo alla corda. Ore nove: circa trecento runners partono allo sparo.
Come d'abitudine, disattendo completamente il proposito di correre tranquillo i primi 15 km con un primo km a 3'32" assieme ai migliori tre. L'allarme del garmin sembra preludere all'autodistruzione, quindi torno sul pianeta terra e cerco di procedere ad un ritmo agevole.
Nella prima parte, il percorso mi piace, attraversando quartieri e parchi di Mestre di cui ignoravo bellamente l'esistenza.
I cartelli con l'indicazione dei km sono posizionati male. Talmente male che ad un certo punto penso che il gps sia partito per la tangente, suonando con 600 metri d'anticipo.
Nella parte centrale, il San Giuliano mi schiena. Quel parco non mi è piaciuto né mi piacerà mai, tanto che, in assenza di altri podisti davanti e dietro di me, confuso dai joggers della domenica, la mancanza di indicazioni precise mi fa percorrere duecento/trecento metri in più.
Finalmente se ne esce per entrare in una zona industriale piuttosto anonima. Qui, nei miei piani, dovrei far partire una leggera progressione. A fatica ci provo.
Quando mancano tre chilometri alla fine, siamo vicini alla stazione: c'aspetta una tirata fino a Piazza Ferretto.
Davanti tengo a portata d'occhio due runners che mi precedono.
Aumento ancora e ne supero uno ma per passare anche l'altro si fa dura. Mancano cinquecento metri, conosco la strada. Parto a manetta e, come a San Pio X, mi avvicino mantenendomi a dieci metri da chi mi precede.
Indugio un secondo e, a duecento metri dalla fine, sprinto.
Sorpasso effettuato: piccole soddisfazioni per runners della domenica.
Chiudo in 1h22'54". Bene.
Organizzazione da rivedere per lungaggini alle iscrizioni, segnalazione del percorso e mancanza di cessi all'arrivo/partenza. Promosso invece il ristoro.

mercoledì 10 settembre 2014

Week end ricco con Ca’ Mora Run e Marcia di San Pio X


Week end ricco di gare per i nostri colori!! Sabato la Ca’ Mora Run a Zenson di Piave e domenica la Marcia di San Pio X a San Donà di Piave.
Il “flusso arancio” si è dato da fare…vediamo cosa ci raccontano.


Io sabato ho partecipato alla Ca'Mora Run di Zenson. Eravamo un bel gruppetto ed abbiamo "conquistato" un pacco per il sesto gruppo più numeroso.
Consistente anche il pacco gara con diversi prodotti Crich.
Il percorso di gara era carino fra campi di mais e viti e lungo l'argine fino a Sant'Andrea, molto sterrato morbido (questo mi ha aiutato con il mio problema al tendine di Achille). I ristori sufficienti ad esclusione di quello finale dove c'era solo acqua,un  po' di the tiepido e dei biscotti (chi ha fatto le gare più corte  ci ha parlato di ristoro finale ben fornito, forse all'arrivo dei runners del percorso più lungo le scorte scarseggiavano, n.d.r.), evidentemente il buono spendibile allo stand gastronomico avrebbe dovuto essere la continuazione del ristoro.
Nel complesso comunque mi sono divertito.
Per la cronaca ho corsi i 16km (dovevamo essere 18, ma il percorso è stato accorciato a causa di problemi non meglio identificati) in 1.19.17.
Attilio Moregola


Anche io ho partecipato alla Ca’ Mora di Zenson, concordo con Attilio che è stata una bella corsa e mi sono divertito…Agli annali va messo che oltre al sesto posto nei gruppi, Antonella ha conquistato il 4° posto nella distanza più lunga ad un soffio dal podio!! GRANDE!!!!!!!
Stefano Salmasi & Antonella Finotto


Sabato pomeriggio presente a Zenson dove ho corso i 10 km in 49.10 . Anche per me un bel percorso, tra vigneti, lungo Piave e asfalto.
Flavio Passarella


1h25’38”.  Abbiamo anche preso un bel premio come polisportiva al sesto posto. Non mi è piaciuto vedere un tipo di un'altra associazione saltare addosso alla gente per iscriverla sul gruppo suo. I miei amici ci stavano cadendo.
Ermete Pastorio


Oggi ho corso a San Donà x la prima volta.Bello il percorso, discreti i ristori, però scarsa l'affluenza. Anche i valori in campo non erano molto alti, esclusi i primissimi arrivati, chissà perché è un po’ snobbata questa corsa? Sarà mica per i 5 euro di iscrizione?
Cronaca, arrivo ovvio dopo il mitico Rosso con un modesto 43’50”.
Giancarlo Brollo


Chiudiamo con il nostro Freccia Rosso, che si è fatto valere andando a premio.

Il binomio Easyata - Marcia San Pio X si propone come imprescindibile per il sottoscritto, in vista  delle avventure podistiche autunnali. Un po’ come Parigi - Roubaix e Giro delle Fiandre per i ciclisti, cacciatori di classiche.
La mattinata soleggiata favorisce l'afflusso di quasi quattrocento partecipanti. La macchia arancione si fa notare.
La corsa parte dal piazzale antistante la Chiesa di San Pio X, a trecento metri da casa mia: quale migliore opportunità per vincere la bradipesca propensione alla levata anticipata domenicale?!
Il percorso della marcia mi piace molto: curve e rilanci continui col passaggio attraverso il noceto che trovo molto particolare. Alle nove si parte.Mi sono imposto di non esagerare all'inizio e così faccio, o almeno credo di fare, perché dopo cinquecento metri mi volto e vedo gli altri già troppo indietro. Come volevasi dimostrare. Rallento all'uopo e mi stabilizzo su un ritmo più consono alle mie possibilità.  A metà gara mi ritrovo quinto,  braccato da un altro podista. Procediamo assieme fino al rettilineo finale, dove con un astuto sprint lo precedo. Astuto perché ho capito che il mio "collega" non aveva realizzato che fossimo così prossimi all'arrivo.
Soddisfatto, chiudo i 10.21 km in 37'51".
Alla fine ricchi premi e cotillon per tutti. San Pio è sempre molto generoso!
Fabrizio Rosso


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Fabrizio con il nuovo "Freccia" Tobia :-)

Ma il week end di corse non si ferma qui!!
Ci giungono notizie da Stefano Cotali, che ha partecipato alla corsa di Marcon, anch'essa presente nel calendario sociale.
Inoltre il nostro Lino Giurin ha partecipato alla cronoscalata del Col Visentin, mentre Andrea Bonato, Antonio Toscano, Alessandro Bettiol e Federica Bazzo sono stati impegnati alla Transpelmo!! Complimenti a tutti!!!