lunedì 5 maggio 2014

Ovunque…[update]

Mai come in questa domenica gli “Oll Scars” si sono sparpagliati nel territorio, per le più disparate competizioni offerte dal panorama podistico. Maratona, 10 km competitiva, trail, classica domenicale…e chi più ne ha, più ne metta!!
Cominciamo dal nostro Tommaso Turchetto, che da un po’ di tempo si stava allenando per la Maratona d’Europa, Trieste. Già sabato inizia il suo reportage, con una foto che indica l’obiettivo focalizzato.

Arrivo Maratona d'Europa
Arrivo della Maratona di Trieste, in piazza dell'Unità.
Poi prosegue domenica mattina, quando la tensione sale al limite.

Tommaso alla partenza della Maratona d'Europa
Partenza della Maratona di Trieste, da Gradisca D'Isonzo. Tommaso in ricognizione.

Alla fine, felicemente ci racconta com’è andata.

Ho “disobbedito” al calendario “Oll Scars” partecipando ieri (04 maggio ‘14) alla Bavisela a Trieste. Bellissima maratona, soprattutto nella seconda parte, scendere la costiera con un panorama mozzafiato, ti toglie un po’ di energie, ma è impagabile.
Chiusa in 3h35’ con 25 KM con una contrattura al polpaccio destro.
Tommaso Turchetto

Bravissimo Tommaso, obiettivo centrato!!
Proseguiamo poi con la Corrimestre, il Venice Running Day al parco San Giuliano di Mestre. Ai blocchi di partenza Luca Tondello e Cristian Fuser.

Oggi (04 maggio ‘14) seconda prova del Circuito GRAND PRIX. Svegliato tardi, parto naturalmente tardi, trovo per strada una corsa ciclistica, insomma avevo l'appuntamento con l'altro reduce della fossaltina, il Cristian Fuser per le 08:30 e arrivo alle 09:12 (partenza corsa 09:30). Arrivato sul posto (dietro hotel RAMADA) ho la bella sorpresa che il ritiro pettorali e partenza è a circa 1km, al centro del parco San Giuliano. Parto de corsa, arrivo a ritirare il pettorale, torno all'auto per sistemarlo sulla canotta e son xa strac. Lascio il parcheggio alle ore 09:24 e riparto per andare alla partenza...mi trovo tutto il gruppone della non competitiva insieme ai cosiddetti competitivi come me.
Tutto questo per giustificarmi sul fatto che come prestazione non è stata un granché: 48'25" tempo ufficiale della corsa. Poi in realtà, considerato i tempi dell'anno scorso (47' 44") non è poi andata così male. Sono partito dietro, in mezzo a tanta gente, il percorso più piacevole dell'anno scorso, ma con molti più dislivelli (il ponte che attraversa San Giuliano ed un altro e sono stati percorsi in A/R ben 2 volte) anche dentro al Parco c'erano diverse curve e cambi repentini di livello...va bene così Luca...RUN TO NEXT PERSONAL BEST!
Luca Tondello

Partecipazione dichiarato da tempo, tappa di avvicinamento alla Moonlight di fine maggio. Obiettivo: migliorare il tempo sulla distanza. Arrivo alla competizione dopo un mese di allenamento intenso e continuativo, superati tutti i fastidi di inizio anno. Mi sento bene e la tattica di gara è chiara: tirare dall’inizio alla fine!
Giunto al San Giuliano con buon anticipo, ho tutto il tempo di fare le cose senza fretta (a differenza del buon Luca) e sistemarmi in buona posizione alla partenza. Dopo lo sparo, infatti non ci metto molto a crearmi lo spazio per scattare e tenere il mio ritmo. I primi 3 km, nonostante diversi saliscendi, sono tutti e 3 al di sotto dei 4’20” di media…è troppo forte, ma mi gestirò successivamente. Il percorso non è male, ma i saliscendi e i cambi di direzione lo rendono discretamente impegnativo. Il mio ritmo cala un po’ e non poteva essere diversamente, poi quando rientriamo al parco (circa al 5° km, all’inizio ne siamo usciti subito in direzione del bosco dell’Osellino) c’è la parte di gara più dura, perché i saliscendi ed i cambi di direzione continuano, ma in più siamo completamente sotto il sole, che scalda parecchio. Cerco di tenere un ritmo stabile, per poi andare in progressione gli ultimi 2 km. Al 9° km comincio a progredire, anche con un po’ di fatica…ma con mia sorpresa, e me ne accorgo solo gli ultimi 150-200 metri, vedendo il traguardo, i km sono 10 e non 11 come dichiarato, quindi inevitabilmente ho tardato ad andare in progressione e qualcosa ho lasciato per strada…quindi spingo il più possibile nella distanza rimanente e taglio il traguardo. Tempo real di 44’52”, posso essere soddisfatto.
Scoprirò in seguito, che lo speaker, prima della partenza, aveva detto al microfono che i km erano in realtà 10…ma sfortunatamente non ho sentito…
Cristian Fuser
Cristian in pieno sforzo.

In tema di trail, che abbiamo visto “ci piace!”, un bel numero di “arancioni” ha preso parte al Trail de le Longane, di Lozzo di Cadore. Lino Giurin, Fabio Rainato, Massimo Saramin ed Ermete Pastorio sono gli irriducibili, che si sono inerpicati nelle salite cadorine. Al momento quello che sappiamo di loro è così riassunto.

Trail de le Longane
Da sinistra: Massimo, Lino, Ermete e Fabio.
[UPDATE]
Ci giungono notizie della corsa dal buon Fabio Rainato.

Ciao a tutti, dopo il mio misero fallimento a Padova ho pensato di tornare sulle splendide montagne del Cadore per distrarmi un po' dalla corsa su strada e, con il primo Trail della stagione, ho ritrovato il piacere di correre per divertirmi senza puntare al risultato; il risultato è arrivato comunque, perché ho abbassato il personale di 6' chiudendo al terzo posto del nostro quartetto di Oll Scars. Per la cronaca: Gilera Ermete mi ha raggiunto subito prima dell'inizio della prima salita ed ha guadagnato margine andando su come un capriolo...l'ho acchiappato e superato alla fine della salita per poi riavvicendarci nelle posizioni a metà della seconda rampa e intanto...mentre io pagavo una forma fisica non brillante, da dietro avanzava come un ariete Massimo, intento a contenere il distacco da Ermete. Vengo quindi superato pure da Massimo, ma gli sto alle calcagna ed alla fine della seconda salita, dove c'è il secondo ristoro lo riprendo per poi perderlo subito e ritrovarlo solo all'arrivo. Lino tardava...cosa più che comprensibile vista la prova massacrante sostenuta solo 9 giorni prima (Due Rocche Trail, ndr). Riparto verso la ripida discesa e poi l'ultima dura salita a fianco del ruscello, sul fango scivoloso con pendenze davvero impegnative. Finita quella mi butto a capofitto nell'ultima discesa e poi affronto il tratto in falsopiano che conduce al traguardo dove trovo Ermete...imprendibile, e Massimo che è arrivato subito dopo. Aspettiamo dunque anche Lino e dopo la doccia abbiamo concluso questa bellissima giornata di sport in montagna con un Terzo Tempo degno dei festeggiamenti per una finale di coppa del mondo....Le cime mettono sete e appetito!!!! Una corsa davvero bella che mi sento di consigliare a chiunque proprio perchè non è proibitiva e la birra costa 1...(trattabile) ^_^

E anche dal nostro "Forrest" Ermete Pastorio.

Ciao a tutti. Fabio ha già raccontato la corsa. Voglio solo aggiungere che dopo un primo tratto in salita abbiamo attraversato  un pianoro erboso, tra i fiori selvatici e il "profumo" delle mucche mentre il sole ci preannunciava una splendida giornata. Mi ha ricordato un ragazzo che correva spensierato a piedi scalzi nei prati .. Ora sono cresciuto, ma correre sui prati di montagna ha ancora un suo perchè. Una straordinaria giornata piena di colori e profumi. Una corsa che merita di essere rifatta, anzi, rivissuta.

Neanche le classiche domenicali ci mettono d’accordo. Obiettivi multipli. Partiamo da Quarto d’Altino.

Anch’io ho disobbedito al calendario sociale, oggi ho corso a Quarto D'Altino. Con me c'erano Moreno, Antonio e Fabrizio...pochi ma boni (a parte uno)...pensavo che la corsa si svolgesse lungo il Sile e la via Romana invece con mia sorpresa, e un po' di delusione, il percorso si è snodato quasi interamente su strada con un tratto di circa 1,5 Km su un arginello con erba alta appena tagliata. Peccato. Discreta partecipazione di atleti sulle tre distanza previste: 6, 12 e 19 Km. Io, Antonio e Moreno abbiamo corso i 12 mentre Fabrizio i 6, riuscendo a giungere 2° e portando, così, sul podio, anche gli "OLLSCARS"..  :-)  .....
Aldo Serafin

A Quarto d'Altino ci s'è trovati in 4. 4 Oll Scars di cui 3, Moreno, Aldo e Antonio, hanno concluso i 12 km; il sottoscritto ha optato, invece, per i 6 km allo scopo di limitare i danni, in considerazione dello stato di forma che, quest'anno, non ne vuole sapere d'arrivare.
Si è partiti tutti assieme con i percorsi che si sono divisi all'altezza del terzo km. In quel momento sto coi primi. Dopo aver imboccato il tragitto dei 6 km m'accorgo d'essere da solo: l'unico che mi precede ha cento metri di vantaggio. Non vedo nessuno dietro. A quel punto vado in bambola e inizio a correre come un burattino, tutto storto. Il ritmo s'alza tantissimo (oltre 20"/km) e vado in crisi con la respirazione.
Per fortuna la corsa è breve e non faccio troppi danni.
Arrivo staccato di un minuto dal primo ma, data la ridotta concorrenza, vengo premiato con una soppressa che ora staziona sul ripiano alto del mio frigo ed un paio di calzini dello sponsor tecnico...di una misura troppo piccola per me!!!
Commenti a latere: buona organizzazione, bel meteo, buona compagnia nel pre e nel post, partecipazione ridotta causa numerosi eventi concomitanti, percorsi anonimi e non ben segnalati. Si sperava di fare almeno un tratto della Restera. Invece né il percorso dei 6 km (e questo era abbastanza prevedibile) né quello dei 12 km (questo era un po’ meno prevedibile) l'ha toccata.
Fabrizio Rosso

Proseguiamo poi con i racconti di Conegliano.

Giunto di buonora a Conegliano, pensavo di essere l'unico Oll Scars presente, invece con mia grande e piacevole sorpresa mi trovo con Attilio Moregola. Nonostante la partenza con 10 minuti di ritardo, unico neo della giornata, il paesaggio comincia a farla da padrone, abbiamo fatto i 21 km interamente immersi nelle colline di Conegliano, il percorso è impegnativo, ma molto bello, ristori ogni 3 km e tanta bella gente. Io ed Attilio abbiamo corso insieme per quasi l’intero percorso e abbiamo chiuso con un ottimo tempo. Grande Attilio piacevolissima sorpresa.
Per la cronaca km 21,300 in h 1h41’.
Giancarlo Brollo

Questa settimana ho deciso di andare a Conegliano per fare i 21 km. Alla partenza ci siamo ritrovati io e Giancarlo. Two is megl che one... diceva una pubblicità.
La corsa è stata molto bella, abbiamo corso infatti fra i filari di viti ed il bosco, i profumi dei fiori di  primavera (acacie e sambuco) ed il sole splendente. Ma è stata anche impegnativa, nei primi 9 km ne abbiamo fatti almeno 7 di salita.
Molta salita anche dopo, ma alternata a discesa. Avevo un riferimento arancione davanti a me che si allontana e avvicinava.
Alla fine ho fatto in bel tempo: 1h43’37”.  Almeno per questa volta sono riuscito a conquistare in una gara la medaglia d' argento degli Oll Scars .
Molti punti ristoro sul percorso; sufficiente , ma niente più il ristoro finale.
Attilio Moregola

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